La Siritide - 12/06/2013 - Tennis: scatta domani il Fit Open “Città di Matera”

Tennis: scatta domani il Fit Open “Città di Matera”

12/06/2013

Fit Open “Città di Matera” ai nastri di partenza. Scatta domani, con il tabellone di qualificazione, il torneo di tennis di seconda categoria organizzato dal Circolo Tennis, che si concluderà venerdì 21 giugno con la finalissima. Una settimana di grande spettacolo sui campi in terra rossa di viale delle Nazioni Unite, che quest’anno saranno il palcoscenico di circa cinquanta racchette di primissimo piano. Ai migliori tennisti della categoria, infatti, si aggiunge Enrico Burzi, giocatore di serie A con classifica Atp e tra i primi quindici in Italia. Quest’ultimo, già presente a Matera due anni fa, ha confermato la sua presenza e sarà testa di serie numero uno, annunciando agli organizzatori grande voglia di riscatto e di portarsi a casa l’ambito titolo. “Quest’anno possiamo senza dubbio affermare di avere il tabellone più prestigioso di ogni edizione - spiega il presidente Donato Agostiano -. Tutti i campioni già presenti in passato hanno confermato la loro presenza, oltre a due giocatori argentini di primo piano e un domenicano, che danno una caratura internazionale all’evento. Per la prima volta in assoluto, già dagli ottavi di finale assisteremo a sfide di altissimo livello, anche perché con le iscrizioni sfonderemo il muro dei cinquanta. Un altro aspetto interessante è dato dal fatto che i giocatori più rappresentativi, ora diventati maestri, porteranno a Matera i loro migliori allievi, ragazzi giovanissimi che sono anche ottimamente classificati nel ranking di seconda categoria. Questo significa che stiamo già investendo nel futuro, e che il futuro di questo torneo è già qui”. Tutto è pronto dunque per una settimana all’insegna del tennis spettacolo, nella quale in cinquanta tennisti daranno la caccia al titolo appartenente a Mauro Bosio, vittorioso lo scorso anno su Stefano Cobolli. Anche quest’anno i tennisti si contenderanno un montepremi di 10 mila euro.

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua