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Domani ultima di Eccellenza: il Moliterno ospita l'Oppido |
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26/04/2013
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| Solo una consolazione mignon per la Polisportiva Moliterno battere nell’ultima giornata del torneo l’Angelo Cristofaro? Non è proprio così. Per i rossoblu di Arleo chiudere la stagione con una vittoria ed andare ad inchiodarsi al quinto posto della classifica potrebbe assumere per loro il valore di una mezza (inattesa) promozione a cui si dovrebbe pure aggiungere l’appagamento per la doppia affermazione ottenuta quest’anno sui cugini valligiani del Viggiano e per il record di punti guadagnati in un campionato di massima serie regionale col sistema dell’ assegnazione dei tre punti a vittoria. Dunque, la partita odierna non si presenta come il classifico match di fine campionato senza alcun interesse, anche perché l’Angelo Cristofaro di quel quinto posto oggi è solitario detentore e pensiamo che lo voglia conservare fino alla fine degli ultimi novanta minuti. In attesa del responso del campo, andiamo a rivedere le pagine dell’almanacco del calcio regionale le quali riportano che Moliterno ed Angelo Cristofaro si ritrovano sul terreno del Venezia per la sesta volta in un campionato d’eccellenza. I precedenti sono inequivocabilmente a favore dei padroni casa che hanno vinto due volte: nel campionato 1994-95 (2-0) e in quello del 1997-98 (3-0). Le restanti gare sono terminate tutte in parità, da notare i pareggi a reti bianche degli ultimi tre incontri (2005-06, 2006-07, 2010-11). Infine, chiudiamo con l’annotare che al Venezia, prima della partita tra rossoblu di Arleo e biancoverdi dell’Oppido saranno in campo gli allievi della scuola calcio Pressing di Moliterno. “Un appuntamento che a Moliterno - ci tiene a segnalare il presidente della Polisportiva, Cristian Casella – viene proposto con regolarità da qualche anno nell’ultima partita in casa della Polisportiva come se fosse una festa del calcio, e dove atleti di diversa generazione si incontrano per testimoniare che la pratica dello sport è bella e formativa a qualsiasi età”.
Mimmo Mastrangelo
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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