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Eccellenza: il Picerno fermato sul pari dal Policoro |
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11/03/2013
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| Il Policoro esce miracolosamente indenne dal “D. Curcio” e porta casa un punto d’oro dopo aver impattato per 0-0 con l’Az Picerno. Con situazioni di classifica inverse rispetto all’andata, il Picerno nonostante le numerosissime azioni da rete create fra primo e secondo tempo, grazie anche al bravissimo Labriola, recrimina con la sorte e rimane con l’amaro in bocca per la vittoria sfiorata ripetutamente. Nel pre-gara mister Labriola aveva dichiarato che il suo Policoro avrebbe puntato alla vittoria visto che il Picerno è una squadra che gioca e fa giocare, il campo lo ha smentito perché per 80’ si è visto solo una squadra: quella di mister Catalano che, sebbene al 7’ abbia dovuto cambiare la formazione in seguito all’uscita per infortunio di Scavone, ha costretto gli ospiti nella loro metà campo a contenere e giocare di rimessa. Al Picerno in questa domenica è mancato solo il gol, ha disputato una gara come fa di solito all’attacco, pressando i portatori di palla e dominando sulle fasce. Al 3’ Bacio Terracino a secco dalla gara con il Valdiano, ha girato alto il suggerimento di Scavone, al 7’ è ancora Bacio che su punizione dalla sinistra da circa 35 metri sfiora il palo alla destra di Labriola. All’ottavo minuto si scontrano su intervento di testa Falanga e Scavone che riporta la peggio dovendo ricorrere alle cure in ospedale: 11 punti di sutura. Al 20’ il subentrato Marchese trovatosi solo in area ospite calcia a botta sicura, ma Labriola sebbene spiazzato riesce a salvare di piede in caduta. Al 40’ Bacio Terracino gira al volo una palla dal limite dell’area jonica piazzandola sotto la traversa ma Labriola, indiscutibilmente il migliore in campo, compie il miracolo con un poderoso colpo di reni mandando la palla in angolo. Prima che il DG mandi le squadre negli spogliatoi è Scuotto di testa a correggere fuori di un soffio il cross di Palladino. Nella ripresa il tema è lo stesso, il Picerno attacca su tutti i fronti, il Policoro contiene e cerca di sfruttare qualche ripartenza. Al 12’ Bacio Terracino imbeccato da Antonio Mele viene “controllato” in area fra le proteste rossoblù. Al 23’ su un tiro cross di Palladino ancora Labriola devia in angolo in extremis. Al 26’ Maimone dalla sinistra cross rasoterra che attraversa tutta l’area jonica, Scuotto manca l’impatto per un soffio. Ancora Maimone, al 30’ crossa per Bacio Terracino che di testa sfiora il palo. Al 33’ il Policoro crea la prima occasione pericolosa degna di tale definizione, Manolio ritrovatosi la palla fra i piedi in seguito ad una mischia calcia alto sulla traversa. Al 34’ Labriola esce al limite dell’area a chiudere su Podano in buona posizione, sulla respinta Bacio Terracino tutto solo manca incredibilmente il gol. Al 37’ a ridosso della linea laterale di destra capitan Manolio fa partire u siluro che si stampa sul lato esterno del palo della porta picernese. Finale al cardiopalma per i tifosi rossoblù, al 45’ Podano di testa manca il gol per poco ed un minuto dopo Bacio Terracino tutto solo prova la cosa più difficile: un pallonetto a superare Labriola, ma la palla supera anche la traversa.
Con questo punto il Picerno aggancia al quarto posto il Real Tolve, sconfitto a Policoro per mano della capolista Real Metapontino, e domenica prossima sarà di scena proprio al San Rocco per una gara che si prospetta molto interessante. Mediocre l’operato del signor Cannone che non ha saputo gestire una gara tranquilla e senza cattiveria, ha comminato impropriamente ben sette cartellini gialli.
Az Picerno - Policoro Heraclea: 0-0
Az Picerno: Di Florio, Pinto, Maimone, Falanga(Laurino), Topazio, Mele, Palladino, Fioraso, Scuotto(Podano), Bacio Terracino e Scavone(Marchese). A disp. Marino, Vaccaro, Basilio e Tortoriello. Allenatore: Catalano
Policoro Heraclea: Labriola, Mele C, Mele A, Frabetti, Manolio, Simeone, Lavecchia, Gialdino, Le Rose, Agneta e Modarelli A disp. Abatiello, Ciaglia P, Pasquino, Fiorenza Ciaglia G e Quintano. Allenatore: Labriola.
Note: Ammoniti Mele A, Laurino, Palladino, Bacio Terracino, Marchese, Lavecchia e Le Rose.
Arbitro: Cannone di Venosa (Benevento e Spagna)
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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