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Serie D g/H: Il Leone rampante potrebbe diventare Taranto-lato |
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1/03/2013
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| Dopo il secondo pareggio stagionale, il Taranto si appresta a ospitare il Potenza di mister Passarella per riscattare la sconfitta dell’andata al Viviani. Da indiscrezioni si apprende che nella formazione si rivedrà Costantino, mentre per occupare il posto di Prosperi sarà sfida a due tra Brancato e Grieco. In avanti due le alternative El Quazni o Fumai. Tatticamente mister Pettinicchio potrebbe optare per il 4-3-3 iniziale per poi cambiare in corso d’opera. Certamente quella di domenica sarà una gara molto diversa da quella dell’andata. E’ cambiato il volto delle due squadre. Il Taranto in leggera ripresa mentre i giovani lucani sempre ultimi in un campionato difficile e impegnativo. I tifosi del Potenza si augurano che i ragazzi di mister Passarella continuino a mettere in campo la “ cattiveria agonistica” necessaria per vendere cara la pelle fino alla fine. In settimana la squadra lucana ha svolto un buonissimo test contro l’Asso Potenza, in preparazione alla partita di domenica allo Iacovone di Taranto, mettendo in luce la buona condizione atletica degli uomini chiave su cui il mister potrà fare affidamento. Pertanto la formazione anti Taranto potrebbe essere : Della Luna, Schettino, De Feo, Capozza, Marra, Polichetti, Limatola, Grieco, Lancellotti, Cibele, Cataruozzolo. L’arbitro designato per l’incontro è il sig. Danilo Iorio di Torre Annunziata. Completano il quadro del 25° turno:
Foggia-Sant'Antonio Abate (Giacomo Costantini di Ascoli Piceno)
Ischia-Brindisi (Alessandro Pietropaolo di Modena)
Francavilla-Ctl Campania (Marco Cesaroni di Pesaro)
Battipagliese-Bisceglie (Alessandro Colinucci di Cesena)
Pomigliano-Grottaglie (Andrea Zingarelli di Siena)
Gladiator-Matera (Luca Candeo di Este)
Monospolis-Nardò (Federico Dionisi de L'Aquila)
Fortis Trani-Puteolana Internapoli (Arcangelo Vingo di Pisa)
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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