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Volley: Cesare Ragazzi, Muscillo “Abbiamo vinto facile. D’ora in poi fare errori |
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15/01/2013
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| “Abbiamo il merito di aver aggredito fin dal primo minuto le nostre avversarie impedendo loro di entrare in partita”A parlare È Angelica Muscillo, centrale della Cesare Ragazzi Laboratories e artefice di una brillante prestazione sabato scorso contro la Ciaocarb Arabona, gara vinta per 3-0 dalle potentine.
“Abbiamo conquistato il primo set senza difficoltà , poi nel secondo e terzo le avversarie hanno tentato la rimonta ma siamo riuscite a chiudere la gara senza soffrire e gestendo bene il vantaggio”
Non nasconde le difficoltà incontrate dalla squadra a causa dell’infortunio di Francesca Nolè: “Per noi È venuto meno un punto di riferimento importante “ammette “ma abbiamo trovato la forza e il coraggio di reagire. Sabato ci abbiamo messo grinta e cuore e abbiamo vinto anche per lei. Abbiamo giocato dando il meglio di noi stesse. Ho apprezzato moltissimo l’impegno di tutte e in particolare di Iole Di Ciommo. In campo non si risparmia mai e durante gli allenamenti non smette di osservare, di confrontarsi, di chiedere consigli” Caratteristiche queste che fanno della giovane centrale un prezioso elemento di supporto in campo, che ben si inserisce in un gruppo affiatato e di grande carattere come quello messo in piedi quest’anno dalla società lucana.
“Non dobbiamo perdere di vista i nostri obiettivi “conclude poi la Muscillo che appare più grintosa e motivata che mai”L’Isernia È a soli tre punti da noi. La classifica che si È delineata a questo punto è corta e fa si che basti vincere o perdere una sola gara per rischiare grosso o per ritrovarsi in vetta. Non dobbiamo perciò sprecare nessuna occasione”
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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