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In Eccellenza la "classicissima" Moliterno-Vultur |
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12/01/2013
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| Benché non si conosca, al momento, quale sia il progetto della società (se l’attuale presidenza si avvia a chiudere una gestione di breve durata o abbia in cantiere un programma di più lungo corso) il Moliterno, che ha aperto il girone di ritorno con un utile pareggio strappato alla Murese, è squadra da prendere a modello visto la penuria di denaro di cui soffre il calcio dilettantistico. A parte l’allenatore che arriva da Potenza (e con lui il figlio portiere), è realtà low-cost per eccellenza, fa del collettivo il suo architrave, ma cerca di utilizzare alla meglio le risorse umane in loco. Al tecnico Arleo bisogna dar atto come in anno di lavoro sia riuscito a valorizzare più di un esordiente. La sua allegra e valida brigata di under annovera ragazzi che sanno ricompensare a pieno la fiducia che viene loro data. Ad iniziare dal forte difensore di fascia Ciullo all’arcigno Cassino passando per il furetto dai piedi buoni Pricoli fino ad arrivare ai Salera, ai Saccente, ai De Maria, ai Mazzeo, quest’ultimo, pensiamo, se fosse utilizzato con più continuità potrebbe migliorare nel rendimento e garantire più reti. Una rosa così lunga di belle speranze - che ben si concilia coi moschettieri Mastrangelo, Savone, Albini, Lancellotti e coi ritrovati Gatta, Risi, Genovese - si appresta ad affrontare un Rionero in netta risalita rispetto alle vicissitudini della passata stagione. I due club portano lo stesso ruolino di marcia: 22 punti in sedici incontri, la partita del pomeriggio oltre ad avere interesse per chi dovrà occupare la quinta-sesta posizione in classifica, riveste i canoni di una classicissima. Moliterno e Vultur sono le società più antiche della Basilicata, si incontrano nella massima serie regionale per la decima volta ( ma sono da aggiungere anche altri otto precedenti nel campionato di promozione tra il 1977 e il 1986), la passata stagione al Venezia il banco dei rossoblu saltò e bianconeri del Vulture fecero propria la gara per 1-0. Sicuramente c’é voglia di riscatto nello spogliatoio locale.
Mimmo Mastrangelo
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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