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La Cesare Ragazzi Laboratories stende la Megaride e saluta col botto il 2012 |
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23/12/2012
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| Chiude in bellezza il 2012 la Cesare Ragazzi Laboratories e nel turno prenatalizio si regala una vittoria da incorniciare. Il roster di mister Davide Claps batte per 3-0 la Megaride e incassa altri tre punti importanti dopo quelli conquistati contro il Casoli la settimana scorsa. 25-20, 25-19 e 25-12. Questi i parziali che la dicono lunga su una gara condotta magistralmente da Sinisi e compagne. Partono di slancio le padrone di casa. La panchina potentina schiera in campo un sestetto d'acciaio (Sinisi-Micca-Pericolo-Di Camillo-Nolè-Muscillo) che si porta subito in vantaggio sulle napoletane. Nelle file avversarie grinta e motivazioni non mancano, ma non basta per reggere i colpi delle inarrestabili Nolè e Pericolo. I sei punti di vantaggio sul 16-11 galvanizzano le potentine e confondono la Megaride, che prima si lascia sorprendere da una prodezza di capitan Sinisi, poi sbaglia un servizio regalando un altro punto alle avversarie. Chiude il primo set un colpo ben assestato della Nolè. Il 5-1 all'inizio del secondo set è il segno che la Cesare Ragazzi punta dritto all'obiettivo e non intende concedere nulla. Si accende il pubblico sugli spalti davanti ad una gara ben giocata e ben contrattaccata. Un ritmo frizzante che rende la vittoria delle potentine ancora più meritata. Con otto punti di vantaggio la Cesare Ragazzi vola senza difficoltà verso la conquista del secondo set. Finale di gara con le napoletane alla disperata ricerca di uno spiraglio, ma dopo un breve testa a testa iniziale, sul 5-4 sono ancora le potentine a tenere ben salde le redini del gioco. I quattordici punti di vantaggio accumulati sulle ragazze di coach Simonte proiettano le padrone di casa verso un altro bel successo. E' Giulia Radice a firmare il match point che chiude una gara da applausi e regala al pubblico di casa uno dei momenti più entusiasmanti di questa prima parte della stagione. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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