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Calcio potentino: fumata nera da imprenditori per un progetto unico |
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15/12/2012
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| I due Presidenti Giovanni Ferrara e Piero Basile, rispettivamente di Rossoblù Potenza e Città Potenza S.S.a.r.l., davanti alla già annunciata intenzione di formare un soggetto unico a mo di fusione delle rispettive realtà calcistiche, hanno preso atto di una condizione di totale assenza partecipativa del tessuto economico potentino, nonostante singole sollecitazioni a più parti e gli ulteriori inviti formalizzati da parte del Sindaco Vito Santarsiero nel convincere soggetti già vicini alle sorti del maggior sport cittadino a rinnovare il loro impegno. Nel sostenere che sarebbe bastato far sintesi intorno ad un discorso di riorganizzazione affatto dispendioso, pur consapevoli dell’oggettiva congiuntura sfavorevole in cui versa l’ambiente economico locale, Ferrara e Basile si augurano che questo primo tentativo non risulti vano. Anzi, che possa far da stimolo affinché si guardi al prossimo imminente futuro con maggiore positività per il rilancio del calcio a Potenza. Tutto questo, messo in risalto professionalmente dalla stampa sana ed attenta ma usata maldestramente da quella tendenziosa o dedita allo scoop di giornata, generatrice di un malessere diffuso che semmai ha allontanato ogni qualsivoglia forma di sostegno. Molto probabilmente, l’azione dell’Amministrazione Comunale – come accaduto in altre città anche dell’Interregionale – non ha prodotto l’incisività sperata. Le due società ben immaginano le tante problematiche che riguardano la comunità ed il relativo impegno da parte di coloro i quali ne sono garanti in funzione della cosa pubblica. Ma è pur vero, con assoluta certezza, che l’aspetto sportivo di un popolo è d’indubbia primaria importanza. Tra addetti ai lavori e tesserati di ogni ordine e grado, entrambe le squadre hanno investito risorse autonome con enormi sacrifici, avendo la piena convinzione di operare per il bene comune dando spazio a giovani calciatori e maestranze del posto. L’obiettivo prefissato è stato portato avanti su di un lungo e difficile percorso, quasi proibitivo, che costringerà i “due” Potenza ad un cammino solitario per onorare gli impegni presi.
La realtà del pallone nel capoluogo lucano è stata nell’ultimo periodo usata come argomento nelle chiacchiere da bar ma affatto presa seriamente in considerazione per il valore che rappresenta. Ogni tentativo reale è stato già consumato con serietà. Da qui l’estrema conclusione che non saranno ammissibili altri tentativi di millantare salvataggi o creare alibi verso la causa rossoblu. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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