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Serie D: Fc Francavilla soccombe nella difficile trasferta pugliese |
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18/11/2012
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| Non ce la fa, il Francavilla targato Amatucci e senza Varriale infortunato, a portare a casa almeno un punto dalla difficile trasferta contro il Monospolis. Certo, che il difficile momento che stanno affrontando i rossoblu non potesse trovare una soluzione felice proprio in questa ostica trasferta, su questo c’erano pochi dubbi. Ma la vittoria per ben 4 reti a 1 dei pugliesi contribuisce soltanto a rabbuiare ancora di più il periodo nero dei sinnici.
I padroni di casa si fanno subito pericolosi e al 9’ vanno in vantaggio: punizione di De Tommaso che prima tocca la barriera, la palla grazie a una deviazione entra alle spalle di Ziembanski. Il match è abbastanza equilibrato, e anche il Francavilla prova a portarsi in attacco.
Al 27' ci prova Marziale dalla distanza ma il tiro va di poco fuori alla sinistra di Di Gennaro.
Al 38' un altro cross pericoloso dalla sinistra del Francavilla che arriva all'interno dell'area di rigore, ma nessuno concretizza.
A concretizzare è invece il Monospolis che al 41' in contropiede, lancia Ventura che arriva solo davanti al portiere e lo supera per il 2-0.
Nella ripresa al 12’ il Francavilla si rende pericoloso in area con un tiro rasoterra che si spegne poco fuori alla destra di Di Gennaro.Un minuto dopo arriva la tripletta dei padroni di casa: Marini recupera palla su un errato rinvio della difesa del Francavilla e insacca un diagonale alle spalle di Ziembanski.
Il Francavilla accorcia con Donnadio che supera con un gran bel tiro dalla distanza Di Gennaro.
Al 48' i padroni di casa affondano ancora: 4-1 su punizione di Pereyra rasoterra che supera Ziembanski.
Così non va anche e soprattutto alla luce della vittoria del Sant'Antonio Abate e del Taranto che, rispettivamente, superano e raggiungono i sinnici nelle parti basse della classifica.
lasiritide.it
Info da: www.monopolicalcio.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
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