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| Città di Potenza: "Nessun caso Famiano o Tortora" |
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7/11/2012
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|  Il Città Potenza S.S.a.r.l, in ordine ad articoli apparsi in data odierna sulle colonne di alcuni quotidiani - ove la rilevanza giornalistica è atta a determinare delle ennesime bolle e/o “casi” speculativi - precisa quanto segue secondo fatti realmente accertati:
Nel pomeriggio di oggi – martedì 7 novembre – la squadra si è ritrovata intorno alle ore 14.30 presso lo stadio Viviani per il primo allenamento settimanale. Al raduno hanno preso parte i ranghi societari e tecnici del leone rampante.
La stessa società ha inteso riunire in sala stampa i vari tesserati – cosa peraltro accaduta regolarmente durante la stagione - con la finalità di un confronto.
Trattandosi di un evento circostanziato all’interno dello spogliatoio, ha riguardato un confronto fermo e diretto tra le parti per appurare alcune situazioni riconducibili all’impegno di domenica scorsa contro la Battipagliese: quando alcuni giocatori di casa hanno sostato prima e dopo l’incontro nello spazio antistante gli spogliatoi per salutare oltre il dovuto dirigenti ed amici della squadra avversaria.
Al termine, mister Agovino ha diretto con ritardo di 40’ la prima sgambata della settimana coadiuvato dal secondo Volini ed i preparatori Prof. Santarsiero e Scaldaferri.
Nel confermare la veridicità di quanto anticipato dagli onorabili membri della stampa di cui sopra (il confronto c’è stato e non vi è mistero) si sottolinea che il clamore del “caso Famiano” e dell’ “Addio di Tortora” non hanno però trovato riscontro.
Pietro Famiano, alla luce di un comportamento personale poco consono alle norme imposte dalla società, è stato richiamato all’ordine porgendo le scuse ufficiali e si è allenato regolarmente.
Filippo Tortora, indisponibile per la gara perché febbricitante ed assente al raduno odierno per una visita medica (sotto regolare permesso della società) non ha fin’ora richieste di addii.
Entrambi sono giocatori del Potenza e lo saranno salvo diversa comunicazione fino al termine del campionato.
Nell’esprimere rinnovato rammarico per quest’inerzia così minuziosamente operativa ed innescata della stampa locale - altresì ben nota per la sua decisiva importanza nell’informare tutti gli sportivi - la società si augura che alla luce degli sforzi profusi a garantire un ambiente interno sereno e costruttivo non debba nuovamente replicare ad altre notizie che poco hanno a che fare con le questioni attinenti l’ambito prettamente tecnico.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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