Eccellenza: al Real metapontino il derby contro il Tursi
23/09/2012
Il Real Metapontino fa suo anche il derby di Eccellenza contro l’Aurora Tursi e vola a punteggio pieno dopo la terza giornata di campionato. Il Tursi di mister Pitrelli cerca la prima vittoria in campionato, dopo una sconfitta e un pareggio e affronta il Real di mister Fortunato dopo l’amichevole d’agosto nel memorial “Luigi Viola” sul campo neutro di Chiaromonte.
Partono subito bene i padroni di casa che approfittano di una partenza un po’ fiacca della difesda meta pontina che dopo appena 6 minuti viene beffata da un goal del giovane Luca Fanelli, alla sua seconda partita da titolare. L’umore sale tra i tursitani e al 13’ è La Neve a cercare la porta con un colpo di testa che, seppur debole, per poco non beffa Marino, che manda in angolo.
Dopo i primi venti minuti di gara gli ospiti cominciano a salire e al 21’ Armento per poco non sigla il suo quarto goal in tre partite con un inserimento da dietro in area sugli sviluppi di un corner.
Il Real meta pontino fa vedere un bel gioco a centrocampo, i padroni di casa soffrono e al 41’ subiscono il pareggio con Ostaku che su rovesciata non delude il passaggio di Cirigliano su corner di Sebastian Di Senso.
Lo stesso Di Senso allo scadere del primo tempo tenta la via della porta con un tiro parato agevolmente da Bruno.
Foto di Mariapaola Vergallito
Nella ripresa al 7’su punizione dalla sinistra La Neve costringe Marino all’angolo.
Al 31’ Pierpaolo Di Senso crossa per il neoacquisto Lupacchio, che di testa sfiora il vantaggio.
Vantaggio che arriva 4 minuti dopo con Cirigliano: cross dalla destra, Bruno sbaglia la presa, ne approfitta Cirigliano che da due passi insacca per il 2 a 1.
Al 45’ ancora Cirigliano ha sui piedi la palla per chiudere il match ma sciupa clamorosamente.
Nei 5 minuti di recupero la ciliegina per il Real arriva con Sebastian Di Senso che, sfugge alla linea difensiva e , in pallonetto, batte Bruno per il definitivo 3 a 1.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua