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Sport-Calcio, la Santarcangiolese c’è. |
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19/09/2012
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| E’ una giornata importante quella appena trascorsa, per i colori giallo-rossi di Sant’Arcangelo. Questa mattina il postino ha consegnato la lettera tanto attesa. Arriva da Roma e porta la firma di Antonio Di Sebastiano, segretario nazionale Figc. Nella stessa si legge: «Preso atto della comunicazione della Lega Nazionale Dilettanti con la quale si conferma che il Comitato Regionale Basilicata ha accolto l’istanza della società S.S. SANTARCANGIOLESE, già rinunciataria al Campionato di Promozione, di ammissione al Campionato di Prima Categoria, per la stagione 2012/2013, si autorizza la conservazione dell’anzianità di affiliazione e del numero di matricola, nonché il mantenimento del vincolo dei calciatori tesserati». A mostrarci la lettera nella sede sociale è il presidente onorario Pasquale Arleo. La stringe con una tale forza e delicatezza che a tratti ci commuove. Forte, come un trofeo da sempre rincorso. Delicato, per il valore che rappresenta. E’ la prova che la società non è estinta. Non volatilizzati i sacrifici di quanti con passione, da oltre mezzo secolo, si sono prodigati perché lo sport, il calcio, potesse riempire le domeniche di atleti e sostenitori. Il pericolo che una così lunga storia potesse svanire è stato però concreto. Al 31 luglio, la società non si iscrive al campionato di appartenenza. A nulla valsero gli appelli, con tanto di affissione di manifesti per le strade cittadine, al fine di trovare forze nuove da affiancare agli attuali dirigenti. Dopo 52 anni, per molti è l’agosto più freddo di sempre. Persino nei paesi limitrofi c’è incredulità. Non può passare che quella considerata la Città attorno alla quale gravitano i tanti paesini del circondario -che con la sua scuola calcio “AntonioMartorano” ha tirato su tanti buoni calciatori; quel posto in cui in un mattino di un lunedì di 40 anni addietro vi fu l’assalto di cronisti sportivi alla ricerca di quel santarcangiolese autore di una doppietta nel derby del sud: Napoli-Roma, terminata con un 4-0-, rimanga orfana della società più longeva. Il calciatore in questione è Andrea Esposito. Proprio l’allenatore della stagione 2011/2012 il quale senza compenso e solo per "Dare una mano", come spesso ci ha riferito, ha quasi portato la squadra nei play off. C’è forse un destino nelle date. 1971/’72-2011/’12. Dopo quella gara Andrea Esposito s’infortunò al ginocchio e la carriera un poco ne risentì. Dopo l’ultimo campionato la “sua” Santarcangiolese ha rischiato di sparire. Forse il destino si diverte a tirare alcuni fili. Importante sarà intervenire e impadronirsi delle redini al momento giusto. Dopo quella famosa doppietta, di Esposito si continuò a parlare e raccontare le gesta. Dopo le ultime difficoltà la Santarcangiolese c’è. Il pericolo per questa volta è scampato. Tocca ora rimboccarsi le maniche. Tutti! Persino dai paesi vicini se sarà necessario. Una squadra con una tale storia e anzianità di servizio va salvaguardata e sentita propria da tutto il Territorio. Quasi al pari del Complesso Monumentale di S. Maria di Orsoleo. Pasquale Arleo (zio Pasquale, come lo chiamano tutti), è tornato in sede solo per riceverci e confermare la partecipazione al Campionato di Prima Categoria. Non ha molto tempo da dedicare alla stampa. Tira fuori modelli gialli per il tesseramento e corre dal presidente, Michele Brancale, a farseli firmare. "E’ certo che non sarà Brancale, il presidente. Ha confermato che passa la mano. Rimane comunque in società e compatibilmente con altri impegni, si rende disponibile al bisogno", riferisce Arleo, il quale poi spiega che per ora può rispondere solo a poche domande. "Affronteremo la stagione con i giovani del posto. Potremo poi contare su Malaspina, Armentano, La Canna, Lo Ponte e Lo Zito. Il mister sarà Salvatore Briamonte, preparatore atletico nella passata stagione; mentre Paolo Graziano continuerà a occuparsi delle squadre giovanili. Per completare la rosa stiamo cercando un portiere. Per i soci, rimaniamo in attesa di alcune decisioni. Tra qualche giorno saremo in grado di annunciare l’intero organigramma".
Paolo Sinisgalli
Redazione-Agri Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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