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Memorial e "razzismo"? I dirigenti delle 3 squadre smentiscono Dora |
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17/09/2012
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| Dopo l’artico apparso sulla Siritide.it, in cui il calciatore della Acs09 di Sant’Arcangelo Giuseppe Dora, sostiene che durante il Memorial tenutosi a Roccanova (specifichiamo di che gara si trattasse), domenica 16 settembre, un compagno di squadra di colore sarebbe stato insultato con cori razzisti, abbiamo sentito numerose campane che smentiscono i fatti raccontati da Dora. Primo fra tutti lo stesso presidente del’Acs 09, Giambattista Lagrotta: "A nome mio e della società ci scusiamo per quanto affermato dal nostro giocatore. Le partite si sono svolte nella massima correttezza. Non riusciamo a capire le dichiarazioni del giocatore e ci scusiamo ancora una volta se le sue parole hanno offeso in qualche modo qualcuno". Che le cose non siano andate come affermato dal calciatore santarcangiolese, arriva pronta la voce della società ospitante, il Roccanova. “La società del Roccanova smentisce assolutamente quanto dichiarato dal giocatore Dora sulla rete. Noi eravamo presenti e non abbiamo assistito a nulla del genere". Intanto oltre che dalle pagine della Siritide.it, le affermazioni di Dora trovano spazio sulla sua pagina facebook. Nel frattempo abbiamo contattato l’altra società impegnata nel triangolare, Il Gallicchio ’95. "Non mi spiego come si possa pensare di rovinare una festa. Sì una festa, perché è la vera cosa che è andata in scena ieri sul campo di Roccanova. Ecco! Non posso che smentire in maniera categorica le affermazioni di Dora. Quei cori li ha sentiti solo lui", è quanto dichiara il presidente gallicchiese, Michela Balzano. Infine arriva in redazione la chiamata di Dora: "Mi scuso se con le mie dichiarazioni ho creato dei fastidi a qualcuno. Posso solo dire che forse dipende dalla sensibilità dei singoli. Io qualche insulto l’ho sentito, -così come altri che nel frattempo mi stanno manifestando solidarietà sulla mia pagina facebook-, tanto che mi sono recato sotto gli spalti, dove non c’erano solo tifosi di una squadra bensì di tutte le partecipanti. Questo per dire che alla fine non volevo accusare qualcuno in particolare, visto che dopo l’articolo apparso sulla Siritide ho ricevuto molte telefonate".
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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