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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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Il derby lucano tra il Francavilla e il Città di Potenza non ha deluso le aspettative delle due tifoserie accorse al Fittipaldi con grande entusiasmo. Grande tensione in campo e sugli spalti con il Città di Potenza che, pur correndo dei rischi, coglie il primo punto stagionale dividendo la posta in palio. Sull'ostico campo sinnico, dopo un primo tempo, ricco di gol, con i padroni di casa in sofferenza per la doppia marcatura di Famiano e poi in rimonta con Del Prete, nella ripresa, nonostante l'inferiorità numerica, per l'espulsione di Nicolao, la squadra di Ranko Lazic trova il 2-2 finale con Pioggia. Questa, in definitiva, è la sintesi di tutta la partita. Nel dopo gara, ai microfoni della Siritide.it, dure dichiarazioni a caldo dell'allenatore La Cava, affatto soddisfatto di aver mosso la classifica grazie ad una prestazione apparsa troppo timorosa: “ questo fa arrabbiare, questo dimostra che abbiamo una squadra di conigli, perché nel primo tempo, undici contro undici, abbiamo giocato solo noi con il Francavilla che non ha mai tirato in porta e noi avevamo preparato la partita in un certo modo. Assurdo vedere, nel secondo tempo, gente che ha paura, gente che si ferma, gente che non corre. Io avevo detto alla squadra che o si cambiano quattro o cinque giocatori o martedì me ne vado via. Sono abituato a giocare a calcio, voglio anche perdere, ma con coraggio mai con paura". "Sinceramente- continua mister La Cava- questa è paura, non ci sono stati errori tattici, ci sono solo errori di gente che non ha voglia di correre in mezzo al campo e questa è una cosa che mi infastidisce molto". Dall'altra parte parla mister Lazic: “ La mia squadra, nel primo tempo, ha fatto un brutto calcio come pure il Potenza e così ne è uscita fuori una brutta partita. Abbiamo commesso solo due errori e loro ne hanno approfittato e poi ci ha penalizzato il fatto di essere rimasti in dieci. In definitiva, una partita da dimenticare per entrambe le squadre, nervosa, con lanci lunghi e alla fine noi abbiamo avuto anche l'espulsione di Nicolao e con lo svantaggio di due gol non era facile raddrizzare il risultato però, questi ragazzi, mi hanno sorpreso, perché hanno fatto un grandissimo secondo tempo e se c'era una squadra da premiare questa era la mia". "Nell'organico- ribadisce mister Lazic- abbiamo diciannove calciatori che stanno giocando tutti. Aspettavamo con ansia il recupero di Pioggia perché è dall'inizio della stagione che non siamo bellissimi in mezzo al campo e, finalmente, oggi ho potuto schierarlo e il ragazzo ha dimostrato di essere una pedina importante ripagandoci con un bellissimo gol anche se le sue condizioni non erano al top visto la lunga assenza dai campi di calcio”. Poi è il turno del presidente Capobianco che sembra quasi giustificare il suo allenatore: “ a caldo il mister era arrabbiatissimo come tutti noi perché sul due a zero e con un uomo in più pareggiare una partita del genere fa molto male. Abbiamo dominato per tutto il primo tempo e controllato al meglio la partita poi, due disattenzioni clamorose, ci hanno portato a questo pareggio secondo me immeritato”. Il giocatore Pioggia, elogiato da mister Lazic, ha commentato la partita e la sua prestazione: “rientro da una squalifica e questa è la prima gara che gioco ed è giusto partire dalla panchina perché non ho ancora i novanta minuti nelle gambe. Per quanto riguarda invece la partita sono felice per la mia prestazione, meno per il risultato perché la vittoria sarebbe stata importante per la nostra classifica. All'inizio abbiamo fatto fatica e poi dopo il loro gol tutto si è fatto più difficile in quanto chiudevano bene tutti gli spazi. Il secondo gol ci ha tagliato le gambe e fortunatamente abbiamo saputo reagire e riequilibrato la partita rischiando anche di vincere. Infine, il bomber del Potenza Famiano, ha dato ragione al suo allenatore:
