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| Città di Potenza, analisi post gara |
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11/09/2012
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|  Dopo ben 8 anni ritorna al Viviani il Monospolis e supera il Potenza per 2-0. Questo è quanto accaduto domenica pomeriggio al Viviani. Riportiamo quanto hanno detto alcuni esponenti della società nella conferenza stampa post gara.
Sergio La Cava
"Regalato il primo gol, da lì tutto più è diventato più difficile. Con un gruppo così giovane non potevamo fare miracoli, ci è mancata esperienza soprattutto in avanti e si è visto. Nessuna colpa ai ragazzi, contento del loro apporto, direi impeccabile. Monopoli ben organizzato, rodato, che forte della vittoria dell’Eccellenza è stato rinforzato con altre pedine navigate. Da parte nostra, senza attacco ho dovuto apportare delle modifiche. E' inutile guardare al passato ma la gara di oggi è stata fortemente condizionata da domenica scorsa. In settimana si torna al completo e avrò più di qualche scelta. C'è assoluta tranquillità, se ci si spaventa dopo due gare senza punti allora non si può fare calcio. Per me è stato l'esordio al Viviani, vedere tanta gente intorno mi spinge a dover fare sempre di più. Ringrazio il pubblico.”
Saverio Zaza
"Siamo partiti molto bene ma a torto o ragione non abbiamo concretizzato delle azioni. La squadra ha dovuto trovare un suo assetto per le defezioni ma non è dispiaciuta. Marra veniva da un infortunio ed è entrato in corsa, stessa cosa per Acampora non ancora al meglio. Tutti hanno dato ampiamente il loro contributo. Per avere al 100% ogni reparto serve del tempo Si parla sempre di mercato e sappiamo di dover trovare quel qualcosa che ancora manca. Il Viviani ha risposto alla grande con una bellissima presenza di pubblico, l'augurio è di far gioire presto i tifosi.”
Carmine Caruso
(Capitano Potenza)
"Su espressa richiesta del mister ho dovuto sacrificarmi fuori ruolo. Ci ho messo il massimo impegno, dispiace per il risultato ma la tranquillità è massima anche perché siamo solo all’inizio. Il primo gol è stato facilitato da un rimpallo, poi il Monopoli ha preso coraggio anche nella ripresa. Guardando gli episodi c'è da dire che in questo momento ci gira in modo avverso. Non possiamo certo preoccuparci ma reagire con convinzione. Resettiamo e da martedì si riparte."
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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