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| Coppa Italia, II turno: domani Acese-Real Marsico vale gli ottavi |
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8/09/2012
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|  Ritorna l’appuntamento col calcio giocato. Dopo sette giorni dalla vittoria sul Pink Bari per 3-2 (doppietta di Francesca Festa e rete di Giulia Olivieri), il Real Marsico scende in campo per sfatare il tabù del 2° turno di Coppa Italia, dove le leonesse marsicane si sono sempre arenate. Mentre negli ultimi due anni, il nome delle avversarie del 2° turno corrispondeva sempre al nomel Napoli Carpisa Yamamay, quest’anno il tabellone incrocia la strada delle gialloblù di Marsico contro le siciliane dell’Acese. Gara difficile contro un’avversaria temibile tra le mura amiche, ma che le gialloblù affronteranno con intelligenza ed umiltà. La squadra che vincerà la partita (in caso di parità dopo i novanta minuti, si andrà direttamente ai calci di rigore) si qualificherà per gli ottavi di finale, da disputare contro la vincente della sfida Lazio-Napoli.
Ma la settimana di preparazione alla sfida di Coppa è stata guastata dalle feroci polemiche relative alla composizione dei Gironi di Serie A2: il Real Marsico, infatti, inserito nel Girone D, ha appoggiato la linea dura di società come Pink Bari, Res Roma, Foligno e tante altre, protestando vivacemente contro la decisione grottesca di un girone composto da appena 9 squadre.
“Veniamo da una settimana tribolata per le note vicende riguardanti la composizione dei gironi di Serie A2” – spiega Giuseppe Colella, presidente del Real Marsico – “Polemiche a parte, domani giocheremo una partita importante in casa di una squadra che conosciamo bene, sperando di sfatare il tabù del secondo turno. Le ragazze le ho viste bene in settimana sarà sicuramente una bella gara”.
“Una trasferta inaspettata e in un momento non troppo opportuno” – aggiunge il mister gialloblù Valentina De Risi – “ma la affronteremo al massimo, nonostante non viaggeremo nelle migliori condizioni, visto che non abbiamo avuto tempo di preparare la trasferta. Siamo state un po’ distratte dalla abbastanza assurda composizione dei gironi che penalizza ed un po’ umilia il lavoro fatto della calciatrici del sud, che, come ormai è prassi in Italia, vengono considerate sempre con un peso inferiore rispetto a quelle del nord. Nonostante tutto, domani proveremo a portare la nostra "rabbia" in campo per dare del filo da torcere all'Acese che è di gran lunga favorita”. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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