La Siritide - 19/08/2012 - Poziello e Tancredi nel Città di Potenza

Poziello e Tancredi nel Città di Potenza

19/08/2012

La società del Città di Potenza annuncia ufficialmente l’acquisizione delle prestazioni sportive dei giocatori RAFFAELE POZIELLO (foto), centrocampista classe 88’ da alcuni giorni aggregato al gruppo e con il quale la società aveva già raggiunto un accordo, e ANTONIO TANCREDI, centrocampista classe 91’. Nato a Villaricca (NA) il 21.04.1988, Poziello è un elemento d’esperienza. Curriculum: Avellino (Serie B, Settore Giovanile), 2004/06 Giugliano (C2), 2007/08 Valenzana (C2), 2008 Martina (C1), 2008/10 Bacoli (due stagioni Serie D con 50 presenze e 5 reti), 2010 Scafatese (C2, 10 presenze e 1 rete) ed in ultimo Bacoli Sibillaflegrea (33 presenze, 8 reti). “Potenza è piazza bellissima e l’occasione che mi ha dato questa società è di far tornare in alto i colori rossoblu. Ritrovo amici come Famiano e Tortora, personalmente voglio rilanciarmi e visto il passato sempre in squadre importanti è un’annata che per me significa moltissimo.” Nato a Potenza il 23.08.1991, Tancredi è cresciuto calcisticamente nell’Asso PZ per poi fare esperienza a Melfi (C2, Settore giovanile), nel 2010/11 il passaggio al Fortis Murgia (Serie D) e 2011/12 Real Metapontino (Eccellenza lucana). Quest’anno l’occasione di giocare con la maglia della propria città. “Gioco per la prima volta con lo stemma rossoblu sul petto e ne sono orgoglioso. Ho svolto interamente il ritiro, ora darò il massimo per far bene con questa squadra. Ringrazio la società per l’opportunità di potermi far valere.” la società augura al giocatore una stagione ricca di successi con la maglia rossoblu. Si comunicano infine i convocati per la gara di Coppa Italia FORTIS TRANI – POTENZA: Cece, Provenzano, Troisi, Vukcevic, Sparano, Maraca, Vaccaro, Caruso, Famiano, Acampora, Marra, Sabato, Tortora, Spasiano, Ripoli, Lancellotti, Cataruozzolo, Tancredi. Aggregati: Viscido e Poziello.

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua