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| Play-off eccellenza: Il Real Metapontino sfiora il colpaccio |
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3/06/2012
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|  Grande prestazione del Real Metapontino che in terra siciliana impatta con il risultato di uno a uno. Un pareggio conquistato dall'Akgras agrigento solo al 92esimo. Più di 1000 spettatori allo stadio Esseneto per una partita molto sentita ad Agrigento, una piazza che meriterebbe sicuramente più dell'Eccellenza. Prima della partita, l'arbitro Zingarelli di Siena ordina un minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto dell'Emilia. L'inizio della partita non è di quelli che accendono i tifosi. La partita è molto tattica e le due squadre non vogliono scoprirsi.
L’Akragas fa la partita, il Real controlla gli spazi e cerca di contenere le folate dei bianco celesti non disdegnando puntate offensive.
All’11° è Marasco, uomo di punta dell’ Akragas, ad essere pericoloso, il suo tiro sfiora il palo. Controbatte il Real al 16° con Bruno con un tiro dai 13 metri che va di poco a lato.
Al 31° Marino toglie una pericolosa palla dai piedi di Biondo.
Al 38° la svolta con il Real che passa in vantaggio grazie ad un autogol di Russo dell’Akragas che passa indietro una palla al proprio portiere senza guardare. Infantino però è fuori dai pali e non riesce a prendere la palla che gonfia la rete degli Agrigentini. Doccia fredda per i siciliani che tentano di reagire.
Al 32' l'arbitro è costretto a sospendere per alcuni minuti la partita richiamato dalle due panchine per dar modo di soccorrere un tifoso che in curva sud ha accusato un malore.
Al 37° Biondo solo davanti a Marino, da pochi passi, calcia alto sulla traversa. Ancora pericoloso Biondo, nel forcing finale, con alcune palle che vanno fuori di un soffio.
Dopo 4' di recupero si va al riposo con il Real Metapontino in vantaggio.
Nel secondo tempo Mr. Montalbano toglie un difensore per un attaccante dando un impronta ancora più offensiva all’Akragas.
Il Real comunque tiene e si rende pericoloso con veloci contropiedi. Al 4°minuto annullato un gol al Real per fuorigioco. Al 8° entra Filardi per Chiarelli.
Al 9° punizione di Piazza che supera la barriera ma Marino è attento e ribatte. Al 15° calcio d'angolo e colpo di testa che sfiora il palo alla sinistra di Marino.
Al 26° pericoloso colpo di testa dell'Akragas con Marino che si supera e devia.
Al 30° l'arbitro concede un calcio di rigore ai siciliani. Batte Russo che spiazza Marino ma prende in pieno il palo il Real ringrazia.
Al 35° Cati per Bruno. Al 40° Tancredi per Chisena.
Finale incandescente con tutto l'Akragas in avanti, anche se un pò demoralizzato. Il Real difende ma è pronto a ripartire in contropiede.
Nell'ultimo minuto di recupero, la pressione dell'Akragas si fa più insistente e su azione di calcio d'angolo Santangelo trova il gol superando Marino consentendo all'Agragas di trovare il pareggio.
Pareggio giusto per quanto visto in campo. Per l'Akragas che ha fatto, giustamente, la sua partita in avanti e anche per il Real che ha fatto la sua partita, giocando fuori casa, ovviamente di contenimento ma non mancando di essere comunque offensivo.
Adesso tutto da giocare nel ritorno di mercoledì, a Policoro, con il vantaggio del gol fuori casa ed i rientri di Novembrino e Grieco. A fine partita grande soddisfazione del presidente Casalnuovo. ". Il real Metapontino ha dimostrato anche in Sicilia la sua grande determinazione. Una partita completamente diminata dai miei ragazzi che sono scesi in campo concentrati e determinati a fare bene. Una partita certamente non facile considerando la grande storia dell'Agrigento ma i miei ragazzi non hanno subito la trasferta e hanno dimostrato tutto il loro carattere, nonostante mancassero pedine importanti." si deciderà tutto nella gara di ritorno che si giochera' al Rocco Perriello prossimo sei giugno con il Real Metapontino in vantaggio della rete fuori casa.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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