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| “L’ora di bocce”: torneo tra gli studenti dell’IIS “Einstein-De Lorenzo” di Pote |
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24/05/2019
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|  Per un intero anno scolastico tutte le classi dell’Istituto d’istruzione secondaria “Einstein-De Lorenzo” di Potenza – indirizzo per Geometri di via Sicilia – hanno svolto una volta la settimana un’ora di bocce durante le ore di scienze motorie presso la bocciofila “La Potentina” nel bocciodromo di Villa Santa Maria a Potenza.
Un totale di circa 150 ragazzi che si sono approcciati alle regole dell’accosto e della bocciata, tra i quali ne sono emersi 32 che hanno concluso ieri, giovedì 23 maggio, questo percorso con un torneo finale a coppia.
La collaborazione con l’Istituto “Einstein-De Lorenzo” è nata in seno al CAB – Centro di avviamento alle bocce, attivato presso la Polisportiva “La Potentina”, ed è stata possibile grazie alla disponibilità del Dirigente scolastico Domenico Gravante, alla collaborazione degli insegnanti di scienze motorie Raffaele Brindisi e Angelo Caffaro, al professor Aldo Ricchetti e agli istruttori Fib e ai volontari de “La Potentina”.
La gara si è svolta tra due gironi: uno per la categoria “Allievi”, dove sono arrivati primi Danzi e Mancino della I H, e secondi Logiurato e Pocchiari della I G; e l’altro girone dedicato agli “Juniores”, dove hanno vinto Pontillo e Iacobuzio della 5 H, e secondi Martinelli e Schiavone della 4 G.
La sinergia con questo Istituto Superiore è agevolata anche dalla vicinanza “rionale” che fa della Bocciofila “La Potentina”, dell’Istituto Comprensivo “Busciolano” e dell’Istituto per Geometri appunto, un polo tra istituzioni scolastiche e sportive compartecipi di diverse iniziative di aggregazione promozionali e sociali.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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