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Serie D, girone H: per il Francavilla è il momento dei bilanci

12/05/2019



La stagione regolamentare si è appena conclusa, il Francavilla l’ha chiusa in undicesima posizione a quota 43 e con il rimpianto di non essere riuscita ad entrare nella lotta per i play – off. Ne hanno parlato, nell’ultima conferenza stampa dell’annata calcistica, l’allenatore Ranko Lazic e il presidente Antonio Cupparo; insieme a loro è intervenuto anche il tecnico della Juniores Filippo Stalfieri.
“Il bicchiere è sicuramente mezzo vuoto – ha affermato Lazic – perché se non avessimo sbagliato le gare contro Sarnese, Gelbison e Sorrento avremmo potuto lottare per i play – off. Vero che abbiamo raggiunto la salvezza con tre giornate di anticipo, ma è anche vero che la permanenza non era mai stata messa in discussione. Dispiace solo non essere riusciti a raggiungere la zona play – off”.
“Ringrazio, la squadra, lo staff, la società ed i tifosi. Quest’anno – ha proseguito il tecnico – abbiamo lavorato anche molto con il settore giovanile, del quale fanno parte tanti ragazzi della zona e qualcuno è stato anche premiato con l’esordio in Serie D. Ma da quando c’è la famiglia Cupparo non è la prima volta che accade, mi ricordo un anno che in squadra c’erano 7 o 8 giocatori della zona. Ma a questo è merito della famiglia Cupparo”.
Sul punto è intervenuto anche Mister Stalfieri. “L’obiettivo principale era di fare in modo che i giovani debuttassero in Serie D. Questo è successo per 3 ragazzi, mentre un quarto è stato convocato. Inoltre, in 9 hanno fatto allenamento con la prima squadra. Per cui, posso dire che ci siamo tolti diverse soddisfazioni”.
“In campionato – ha aggiunto Stalfieri – abbiamo incontrato squadre molto blasonate come l’Avellino con 17 ventesimi dei componenti sono tutti della zona. Dopo un inizio in salita, nel girone di ritorno ci siamo rifatti”.
Sull’andamento della stagione ha detto la sua anche il presidente Cupparo. “Una realtà come la nostra non può permettersi spese folli, abbiamo perso la possibilità di attingere da un bacino che faceva riferimento solo la nostro interland, in quanto in tanti hanno allestito squadre che, inevitabilmente, hanno limitato i nostri organici. Ma è chiaro che la presenza in Serie D del Francavilla non deve assolutamente impedire agli altri di organizzarsi e disputare dei campionati a livello regionale, ma è altrettanto chiaro che ci dovrebbe essere un po’ di buon senso in più e permettere ad i ragazzi di misurarsi con la Serie D e con una Juniores interregionale. Ma questo non è accaduto ed ha comportato quel ridimensionamento di cui parlavo prima, dove da sei titolari in prima squadra siamo passati ad un paio di effettivi e qualcun altro della zona. C’era De Lorenzo e quest’anno c’era Lavano, senza dimenticare un francavillese come De Marco che, come fu a Rionero due anni fa, anche quest’anno ci ha regalato un gol salvezza contro il Nardò facendoci ottenere 3 punti che sarebbero poi risultati fondamentali nell’economia del nostro campionato”.
Ma anche secondo Cupparo il campionato non si è concluso proprio come si sarebbe voluto. “Rispetto a quello che avevamo programmato la scorsa estate, la permanenza quest’anno era l’obiettivo minimo. Nel senso che avevamo costruito una squadra che doveva puntare ai play – off o quanto meno fare un campionato del tipo Andria o Savoia: ossia rimanere esclusi da sesti in classifica, o entrare da quinti all’ultima giornata. Secondo me avevamo costruito una buona squadra che avrebbe potuto centrare l’obiettivo e lo ha dimostrato la partita contro il Taranto, nella quale abbiamo ottenuto i 3 punti nonostante avessimo tanta pressione addosso per l’importanza della partita. Così come contro il Picerno, persa solo per un rigore contro molto dubbio e per un rigore solare a nostro favore che l’arbitro non ci ha concesso impedendoci di fare punti sul campo della squadra che poi ha dimostrato di essere la più forte di tutti e di vincere meritatamente il campionato. Queste prestazioni positive hanno soltanto aumentato il rammarico di quello che poteva essere e non è stato. Per l’80 per cento è stato per responsabilità nostra, poi nel calcio ci sta quel 20 per cento di punti persi per episodi sfavorevoli o per gli errori arbitrali che quest’anno ci sono stati e sono stati importanti. Ma in un campionato bisogna mettere in conto anche questo ed alla fine ne è venuta fuori una stagione nella quale, come diceva il mister, il bicchiere è mezzo vuoto. Però è chiaro che bisogna accettare il verdetto del campo. Però sta diventando pericoloso ripetere campionati non tanto al limite dei play – out, quanto in quella parte di classifica che potremmo definire terra di nessuno”.
Cupparo ha concluso la conferenza parlando di futuro. “Adesso bisogna cercare di riordinare le idee, staccare la spina e non pensare al calcio perché chi segue la squadra come noi tutte le domeniche e, nei limiti del possibile, anche durante gli allenamenti, risulta difficile in questo momento pensare già a quella che potrebbe essere la stagione futura. Per cui ci prenderemo una pausa, per poi programmare il futuro a mente serena e nel migliore dei modi. È chiaro che se in Serie D ci sarà ancora il Francavilla ripartiremo con il solito modus operandi: tanta attenzione ai giovani, cercando di coinvolgere il più possibile i ragazzi della zona e cercando di fare del nostro meglio per mantenere ancora una volata la categoria”.

Gianfranco Aurilio
lasiritide.it


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