|
ASD Armento: nota ufficiale su aggressione arbitro |
---|
20/11/2018
|
| "L'ASD Armento 58 in tutti i suoi componenti, ha condannato immediatamente il brutto gesto nei confronti del Direttore di gara esprimendogli piena solidarietà e vicinanza, già durante i minuti, per non dire secondi, successivi all'accaduto, nella giornata dell'11 novembre scorso, e vuole ribadirlo fortemente con questo comunicato.
Noi il giorno dopo abbiamo anche chiesto scusa a tutti i vertici della FIGC, in quanto sono episodi che nessuno vorrebbe mai accadessero senza usare media o social. Così come anche il diretto interessato ha capito dell’errore commesso, scusandosi immediatamente dopo con il Direttore di gara. Scuse e tristezza apparse anche sulla nostra pagina nelle parole del Mister Luigi Cifone. Un brutto episodio non può certo infangare un’intera società e paese. Infatti a tal proposito, ringraziamo anche chi ha avuto parole di sostegno verso di noi e non di sola accusa.
Siamo amareggiati però nel leggere ormai da dieci giorni la stessa notizia, soprattutto perchè tutto questo clamore mediatico non lo abbiamo mai avuto neanche quando in passato ci veniva detto che ad Armento si potevano mandare arbitri giovani per fargli fare esperienza, perchè Armento era ritenuto un campo tranquillo.
Siamo amareggiati anche perchè alla base della nostra società c'è tanto amore per il calcio, tanto impegno, tanta voglia di aggregazione, tanti sacrifici da parte di tutti, sia in termini economici sia di tempo, che spesso viene tolto alla famiglia e al lavoro. Portare avanti una squadra di Seconda Categoria in un paese di 500 abitanti non è semplice e non è da tutti.
Concludiamo con la voglia di invitare tutti ad Armento: giornalisti, opinionisti del web, gente comune per far conoscere il nostro stupendo paese e la nostra rinomata accoglienza, e poi tutti insieme salire al campo e tifare Armento 58". |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
|