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| Serie D, girone I: Gela nel caos, via squadra e società |
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9/10/2018
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|  Colpo di scena nel Girone I del campionato di Serie D, raggruppamento di cui fa parte anche il Rotonda Calcio. “La dirigenza del Gela Calcio – si legge sulla pagina Facebook della società siciliana – e il suo Presidente Angelo Mendola comunica alla cittadinanza il disimpegno dalla guida e dalla gestione della squadra di calcio, massima espressione calcistica in ambito locale”.
“Oggi ci rendiamo conto che siamo soli. Siamo soli a sostenere un progetto calcistico di grande ambizione, la squadra e il suo allenatore ne sono testimonianza, ma sembra quasi che solo noi vogliamo portare avanti questo progetto, quasi che non fosse un progetto della città di Gela, che porta peraltro il suo nome in giro per il meridione d’Italia in senso positivo e non come spesso è stato dipinto dai media. Siamo soli a sostenere economicamente la squadra di calcio senza nessun aiuto da parte della cittadinanza, solo 10 abbonamenti, e del suo tessuto economico locale”.
Tra le cause anche la chiusura dello stadio. “Da febbraio 2018 – continua il post – lo stadio è chiuso e quindi non è accessibile al pubblico, creando problemi non indifferenti alla società. A fronte di questi problemi, abbiamo avuto solo proclami da parte dell’Amministrazione, che si era impegnata a riaprire la struttura sportiva entro il mese di agosto, ma così non è stato. Purtroppo siamo stati ingannati da tutti, compresa la Politica, illusi che questo sogno poteva essere condiviso dalla città a cui non abbiamo chiesto assolutamente nulla, se non di sognare con Noi”.
Quindi, le conclusioni. “Per questi motivi gettiamo definitivamente la spugna, liberiamo giocatori e staff, ringraziandoli per quanto hanno fatto, ringraziamo quelli che ad oggi ci hanno sostenuto e ci hanno supportato e rimettiamo la squadra nelle mani di chi vuole continuare, avendo sempre il nostro sostegno”.
Il Gela è reduce dal pareggio casalingo per 1 a 1 con la Palmese e attualmente occupa la terza posizione nella graduatoria a quota 8 dietro Bari e Locri, e alla vigilia era accreditata come una delle compagini in grado di lottare per la zona play off. Staremo a vedere se questa decisione sarà davvero definitiva o se qualcuno interverrà per evitare che si concretizzi.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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