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Eccellenza, ripescaggi: riaperti i termini. Chi salverà il nostro calcio? |
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10/08/2018
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| Il Comitato regionale lucano ha appena riaperto ufficialmente, e fino a lunedì prossimo, i termini per il ripescaggio anche per l’Eccellenza. Il rischio che la prossima massima divisione possa partire con sole 15 squadre ai blocchi appare sempre più concreto, con tutte le conseguenze in termini di immagine che è facile immaginare ne scaturiranno. Questa eventualità, infatti, rappresenterebbe indubbiamente un fallimento per il nostro calcio e per questo bisogna evitarla. Ovviamente per riuscirci è necessario trovare un sodalizio disposto a modificare la programmazione della stagione ormai alle porte praticamente su due piedi: dalla sera alla mattina. E non è affatto semplice.
La situazione – Ma procediamo con ordine. In un ipotetico ventaglio di compagini iscritte alla Promozione e in grado di accollarsi una simile incombenza, possiamo inserire non molte squadre. Una delle papabili, visto il mercato, avrebbe potuto essere il Brienza ma proprio ieri, ai nostri microfoni, il responsabile dell’area tecnica Antonio Giuzio lo ha “escluso categoricamente”.
Se poi consideriamo il piazzamento ottenuto nello scorso torneo cadetto, e quindi il conseguente diritto a presentare l’istanza, si dovrebbe essere indotti a pensare che a chiedere l’ammissione possa essere la Santarcangiolese in quanto avrebbe la precedenza. Ma i giallorossi non appaiono intenzionati a procedere in tal senso, e ne abbiamo ricevuto la conferma noi direttamente in più circostanze da fonti che possiamo definire certe.
L’Oraziana Venosa – Allora ecco che potrebbe profilarsi l’ipotesi Oraziana. In proposito dobbiamo subito ricordare che anche la società venosina non pare interessata. Tuttavia, visti il blasone, l’esperienza dei dirigenti, l’organico e l’importanza rappresentata dalla Piazza, sarebbe un sodalizio assolutamente in grado di affrontare il salto di categoria. Certo, non sta a noi fare simili valutazioni né tirare per la giacchetta qualcuno; ma la situazione che si è venuta a creare, e i mugugni che chiaramente provengono da chi già è iscritto a un torneo che appare numericamente dal tono dimesso, impongono una soluzione. E che la stessa sia trovata anche celermente.
I tempi stretti – E qui torniamo al dunque: il Venosa avrebbe tutte le prerogative per farsi avanti e, passateci il termine senza che nessuno se ne abbia a male, per salvare la “dignità” del nostro calcio.
Ma a noi scrivere costa nulla, stiamo semplicemente condividendo delle considerazioni, mentre una società deve ponderare bene le sue scelte soprattutto quando sono di questa portata. Una cosa però possiamo affermarla senza timore di essere smentiti: eccezion fatta per quattro o cinque squadre che lotteranno per le posizioni di vertice, il livello della nostra “Serie A” pare omogeneo e i gialloverdi se la giocherebbero alla pari con tutti le altre. Per cui, al momento, non vediamo altre soluzioni praticabili al di fuori dell’Oraziana. Ma il tempo si fa sempre più stringente e, qualsiasi sia la strada maestra, bisogna fare presto.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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