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G. Siviglia: L’ORSA non giocherà in B

19/07/2018



E’ ormai ufficiale. Dopo le dichiarazioni di ieri rilasciate alla nostra redazione dal capitano dell’ORSA Gianni Siviglia che ne annunciavano le difficoltà nell’andare avanti a livello nazionale, ecco che lo stesso quest’oggi ci conferma che l’ORSA, la prossima stagione non parteciperà al campionato di serie B. Il perché di questa decisione non certo facile da prendere e soprattutto da accettare, ce lo spiega colui che è stato il fondatore di questa società e naturalmente, capitano storico:
Allora è ufficiale. L’ORSA non giocherà in B la prossima stagione?
Si, non abbiamo effettuato l’iscrizione al campionato di B.
Ci può spiegare il perché?
Perché orami era diventato un calvario difficile da continuare a portare avanti. Partite e allenamenti a Policoro, con il sottoscritto che per diversi motivi da dicembre scorso non ha potuto giocare e seguire la squadra da vicino, lasciando tutto nelle mani di mio fratello e soprattutto di mio padre che obbiettivamente, arrivato a 60 anni non poteva continuare a sostenere spese folli e soprattutto togliere tempo a se stesso, per cosa poi?
Per Sant’Arcangelo e la stessa ORSA magari?
Un po’ di tempo fa ho fatto una richiesta ai calciatori che in questi anni hanno giocato nel nostro club e che sono stati pagati non bene ma di più. Gli ho chiesto: “viste le difficoltà nel continuare a sostenere queste grosse spese, tra affitto del campo per le partite, gli allenamenti, i viaggi, i pranzi, le feste ecc, quest’anno siete disposti ad un sacrificio e cioè a continuare a giocare gratis a livello nazionale e salvare così l’ORSA?” Esclusi 2 o 3, tutti hanno declinato l’invito. Evidentemente il dio denaro conta più della riconoscenza e della voglia di indossare una maglia che ti ha dato tanto. Questo per quanto riguarda il discorso ORSA, per Sant’Arcangelo, beh ne abbiamo parlato tante volte.
“Forse abbiamo fatto qualcosa di troppo grande per questo paese”. Sono sue dichiarazioni.
Siamo nati nel 2010 e dopo pochi anni siamo stati gli unici a portare il calcio che conta in questo paese. Non c’era mai stato un club calcistico che partecipasse ad un campionato nazionale eppure nessuno ci ha sostenuto come forse avremmo meritato. Per carità molti appassionati e amici, ci hanno seguito e ci sono stati vicino e, i tanti attestati di stima ricevuti in queste ore, ne sono la dimostrazione, però non ci è stato mai consentito di poter giocare in una struttura idonea, tanto da dover raggiungere Policoro sia per le partite che per gli allenamenti e inoltre, non abbiamo potuto contare sull’aiuto anche economico o, almeno pratico di nessuno. Chi doveva aiutarci non l’ha fatto, cosa sinceramente non facile da accettare, eppure avere una società di futsal di serie B, significa far arrivare tanta gente da fuori che fa crescere l’economia di una comunità, regala lustro e consente di praticare sport a tanti ragazzi, ma nulla, anzi tutte queste componenti ci hanno impedito di continuare a vivere un sogno.
Ed ora? Qual è il futuro dell’ORSA?
Ed ora andremo avanti. Io non abbandono l’ORSA, così come non lo faranno mio padre e mio fratello Fabio che sono le fondamenta portanti di questa società. Vi dirò la verità, subito dopo la rinuncia alla B, ho pianto e non poco insieme a mio fratello. Ero distrutto e deluso, però grazie al supporto dio mio padre, mia moglie, dello stesso Fabio, dei numerosi attestati di stima di amici e calciatori che negli anni hanno apprezzato il nostro impegno nello sport e di un uomo di calcio come il mister Paolo Graziano che mi ha spronato chiedendomi di non mollare, ho deciso insieme alla mia famiglia di continuare questo progetto e non mettere fine ad una passione e un amore incondizionato.
Andrete avanti da soli allora?
Ripartiremo da zero anche se non sarà facile. Non abbiamo paura di farlo, anzi. Non esiste cifra per l’ORSA, quindi che a nessuno venga in mente di farci un pensierino sopra. Non intendo accettare cifre anche importanti, non l’ho mai fatto e mai lo farò, nonostante le offerte ricevute. Ci sono cose più importanti dei soldi e per questo mi sento comunque un vincitore. Non mi sono mai venduto per un risultato e d’altronde se alcuni miei gesti di fair play hanno fatto il giro d’Italia, anche se io non me lo aspettavo, vuol dire qualcosa.
Da dove ripartirete?
Dallo spirito che c’era in squadra fino a tre anni fa. Vogliamo ritornare ad essere quella che è la Croazia di adesso. I muratori del calcio io li definisco. Nell’ultima finale del campionato del mondo, il 90% del tifo era per loro, un po’ come succedeva a noi quando da neopromossa e senza grossi investimenti, al primo anno di C1 abbiamo conquistato una finale di coppa Italia, dove a sostenerci c’era una tribuna infuocata ed inoltre abbiamo chiuso il campionato quarti in classifica. I soldi non ti permettono sempre di vincere. Quell’anno c’era uno spirito in squadra e una voglia di giocare per i nostri colori che è riuscita ad attirare le simpatie di tanta gente. L’anno dopo abbiamo iniziato a spendere e siamo arrivati quinti infatti! Certo poi non abbiamo più badato a spese ed è stata costruita una rosa al di sopra di tutte le altre, consentendoci la vittoria finale senza troppi problemi e nell’ultimo campionato abbiamo avuto calciatori di livello, tanto da salvarci e non retrocedere dalla B, nonostante le tante problematiche, però gli anni più belli per certi punti di vista sono stati quelli.
Quindi giocherete in C1 O C2?
Questa è una decisione che dobbiamo ancora prendere.
Giocherete a Sant’Arcangelo?
Al campo da calcetto a San Brancato (zona cannone), dopo la sistemazione degli spogliatoi e delle docce non dovremmo aver problemi ad ottenere il via libera da parte della FIGC (in serie B non l’avrebbero ottenuta perché vi sono richiesti ulteriori requisiti), però anche su questa risposta, non ho al momento le idee molto chiare. Sono ancora molto deluso da quello che non ci è stato dato da Sant’Arcangelo e sinceramente, per il momento pensiamo prima a sistemare altre situazioni.
Tipo la rosa?
Su questo tema siamo tutti d’accordo. La famiglia Siviglia intende ricominciare dai ragazzi di Sant’Arcangelo. Come detto prima vogliamo ritrovare lo spirito perso anni fa e viverlo e condividerlo durante l’intera settimana. Da una delusione bisogna saper trarre i lati positivi, ragion per cui invitiamo i tanti ragazzi del paese appassionati, tifosi e curiosi del futsal, a farsi avanti.
Con Gianni Siviglia sempre capitano?
Ricordi quando ti dissi: “dopo aver giocato finalmente almeno una partita con l’ORSA a Sant’Arcangelo smetterò di giocare?” Beh, io pur di tornare a giocare per questi colori dopo i tanti infortuni che ho avuto, ho realizzato un’impresa, così come lo sarà se riuscirò nuovamente a scendere in campo in futuro. Però per l‘ORSA sono disposto a tutto. Certo se poi decideremo di giocare a Sant’Arcangelo….

Carlino La Grotta


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