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Prim. Cat/B: il Castelluccio di De Marco pronto a ripartire |
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20/09/2017
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| Domenica prossima prenderà il via anche il campionato di Prima Categoria, ne abbiamo parlato con Daniele De Marco, tecnico del Castelluccio che da sabato prossimo, giorno in cui quest’anno si disputeranno le gare casalinghe dei rossoblu, farà parte al Girone B.
Mister, che stagione vi aspettate?
Un'annata tranquilla. Rispetto allo scorso anno abbiamo perso alcuni elementi importanti, ma ne sono arrivati altri di sicuro valore. Tuttavia, credo che per ambire ad occupare le posizioni di vertice ci siano compagini più attrezzate di noi. Una di queste la incontreremo sabato al “Vulcano” ed è il Policoro.
Quali sono queste squadre che a suo avviso lotteranno per i primi posti?
Sicuramente l’Atletico Lauria poi, appunto, il Policoro, il Lu Tito e, visti gli ultimi arrivi, il Tursi. Anche il Raf potrebbe dire la sua.
Su quale modulo lavorerà in modo particolare?
Diciamo che è ancora presto per trarre delle conclusioni. Abbiamo iniziato la preparazione alla fine dello scorso mese di agosto e senza nemmeno la presenza di tutti gli effettivi. Ho provato spesso il 3 - 5 - 2, ma affermare che giocheremo così è sbagliato perché con l'organico che la società mi ha messo a disposizione credo si possano provare diverse soluzioni tattiche. Ma alla fine i moduli sono solamente numeri, quello che mi interessa è che ci sia quella sana concorrenza interna che consenta ai miei ragazzi di dare il massimo anche durante gli allenamenti, perché io manderò in campo solo chi starà meglio.
Visto quanto accaduto in Eccellenza e in Promozione, cosa pensa dello stato del calcio lucano?
Io credo che l'impiego obbligatorio degli Under sia un'arma a doppio taglio. Si è scatenata una vera e propria caccia ai giovani, che lo hanno capito e hanno iniziato ad accampare pretese. Vedere un torneo di Promozione con sole 14 squadre ai blocchi di partenza non è bello. La soluzione è valorizzare i vivai, ma per farlo veramente bisogna dedicarsi agli allievi e ai giovanissimi. Invece nelle categorie superiori si continuano ad imporre le squadre Juniores che nella maggior parte dei casi sono composte da ragazzi che nemmeno fanno parte dei settori giovanili delle rispettive società, anche perché spesso non li hanno. Per cui sarebbe più opportuno cercare di fare in modo che, eliminando l’obbligo di formare le Juniores, ogni club abbia almeno due formazioni che disputino campionati nelle categorie giovanili inferiori. Quelle, per intenderci, che non rappresentano un serbatoio cui le prime squadre possano attingere nell’immediato.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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