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Fidanzio (dirigente Melfi): 'Melfi in Eccellenza per meriti sportivi' |
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14/07/2017
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| La matassa circa le iscrizioni al prossimo torneo di Eccellenza sembrava essere stata dipanata dal comunicato della Lega, nel quale si indicavano le condizioni per presentare domanda di ammissione. Ma a sentire Emilio Fidanzio, team manager del Melfi fortemente impegnato nelle attività per formare la nuova società, il discorso è più articolato. «Noi sul campo abbiamo acquisito il diritto a disputare la Serie D, cui abbiamo rinunciato. Dopodiché, presenteremo domanda di iscrizione al campionato di Eccellenza. Non c'è nessun fallimento ma piena continuità del titolo AS Melfi 1929, per cui il Comitato Lucano può esprimere parere favorevole ed accettare una squadra così blasonata nel proprio massimo torneo».
Sul comunicato relativo ai ripescaggi, osserva: «Il ripescaggio non riguarda il Melfi ma le squadre che dalla Promozione chiedono di essere ammesse in Eccellenza».
Sulla ipotesi, in quanto rinunciatari alla Serie D, di ripartire dal primo posto libero anche, eventualmente, in seconda categoria, Fidanzio ci dice: «Non c'è alcun vincolo che impedisca che si riparta dell'Eccellenza. È il medesimo caso che vide coinvolta la Florentia Viola, alla quale fu concesso di ripartire dalla Serie C». Allora la decisione della Federcalcio fu dettata dai meriti sportivi dei toscani. «Ditemi - sottolinea il dirigente federiciano - quale altre squadra negli ultimi anni, nella regione Basilicata, abbia gli stessi meriti sportivi del Melfi. Se ce ne fosse un'altra indicatemela e mi tolgo il cappello. Per cui, Il Melfi deve essere ammesso all'Eccellenza per meriti sportivi. Un campionato regionale che annoveri tra le partecipanti il Melfi è paragonabile ad una Serie B con la Juventus».
Circa eventuali incontri con il presidente Rinaldi per discutere della questione, Fidanzio chiosa: «È ancora presto. Adesso dobbiamo procedere per gradi e pensare a formare una società. Poi ci occuperemo di questo, ma sicuramente non ci sarà nessun tipo di impedimento».
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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