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Lidia Mongelli: la freccia rosa del sud approda in Nazionale |
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18/05/2017
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| Capelli alzati, trucco velato, vestito elegante: appare così, nella sua foto profilo su facebook, Lidia Mongelli, di Montescaglioso. Mamma di due bambini. Ingegnera. Atleta. Poche ore fa è arrivata un’altra consacrazione: la Federazione Italiana di Atletica Leggera l’ha convocata in Nazionale. Lidia è l’unica lucana, l’unica donna del sud Italia. Tra chi si allena tra i sentieri della Valtellina o tra i boschi della val Seriana, da oggi il tricolore parla anche lucano e racconta la lunga strada percorsa dall’associazione sportiva CorrerePollino, nata a Chiaromonte e ormai abituata a mietere successi. Sulle strade, in particolare quelle sterrate, percosse a ritmo di preparazione atletica dalle scarpette da corsa, Lidia si trasforma in una specie di wonder woman. I suoi traguardi parlano per lei. Per citare solo gli ultimi che le sono valsi la convocazione : quarta donna a Chiavenna per la selezione mondiale; seconda donna e nona assoluta a Cantalupo Ligure. Domani partirà alla volta del raduno ufficiale, a Badia Petraglia in provincia di Arezzo, dove dal 19 al 21 maggio si visionerà il percorso che vedrà le atlete e gli atleti convocati partecipare ai campionati Mondiali di Trail in programma il prossimo 10 giugno, assieme ad oltre 40 nazioni partecipanti. La lucana sarà tra i 13 atleti (7 uomini e 6 donne). Lidia Mongelli è con la CorrerePollino da due anni. “E’ un’atleta che non delude mai, in qualsiasi gara- ci racconta il patron della CorrerePollino Antonio Figundio- Ha sempre ottenuto ottimi risultati. E’ una persona di poche parole ma completa e forte. Nelle ultime due gare disputate lei ha lottato con grande forza di volontà nonostante non avesse avuto modo di prepararsi adeguatamente. Ringrazia in primis tutti i suoi compagni di corsa di Montescaglioso che si sono alternati in allenamento , i suoi "mister" Luigi Saraceno e Gianni Andriulli, il suo fisioterapista Ruggero Dascanio. Tutto il team CorrerePollino ha creduto in lei e ha fatto sì che il sogno si avverasse”. Facciamo tutti il tifo per questa ‘freccia rosa del sud’.
Mariapaola Vergallito
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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