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Donato (tecnico Rotonda Calcio): ‘Da noi 4 – 3 – 3 anche per i più piccoli’

22/02/2017



Giuseppe Donato, allenatore e preparatore dei ragazzi della scuola calcio del Rotonda, oltre che negli “Juventus Camp”, ha analizzato l’andamento del lavoro svolto fino ad oggi all’ombra del massiccio del Pollino.
«Abbiamo complessivamente 40 ragazzi che ci stanno dando grandi soddisfazioni». I progressi sono innanzitutto sul piano disciplinare. «Da quando sono arrivato a Rotonda – spiega – sto cercando di fare in modo che i nostri giovani crescano prima di tutto sotto il profilo della cultura sportiva. Ossia la capacità di saper stare in un gruppo e in uno spogliatoio. Devono imparare a capire l’importanza del rispetto dei compagni e degli avversari. Non a caso quelli che si allenano con maggior frequenza è giusto che giochino di più».
Allenamenti che variano a seconda dell’età e della categoria: «Ovviamente bisogna distinguere tra i piccoli amici (classi 2007/08/09 ndr) e i giovanissimi under 15. Per i bambini sono più omogenei poiché abbracciano in egual misura l’attività motoria di base, la tecnica e l’elaborazione della tattica. Aspetti che poi trovano applicazione nelle partitelle. Con i più grandi è grossomodo la stessa cosa, con la differenza che, nei giorni immediatamente successivi alle partite, la preparazione fisica chiaramente deve essere un attimino più blanda. Si allenano 3 volte alla settimana, i più piccoli due, ma tutti per un’ora e mezza e sto notando con piacere una generale assiduità».
I risultati si cominciano a vedere anche sul campo: «Per me non sono preminenti – chiosa Donato –. Pensare di infondere i valori dello sport partendo dai risultati è sbagliato. Ho iniziato questa avventura con l’intento di far crescere i ragazzi da un punto di vista del fair play, della coordinazione e della tecnica. Ma è chiaro che il campo conta. Attualmente nel campionato provinciale giovanissimi navighiamo a metà classifica. Ma si tenga presente che siamo una squadra molto giovane, composta da ragazzi nati nel 2003, 2004 e anche nel 2005, e ci confrontiamo con undici spesso formati da nati nel 2002. Comunque ho notato degli incoraggianti miglioramenti». E nell’ultimo incontro è arrivata anche una bella soddisfazione: «Abbiamo battuto il Castelluccio in casa loro per 2 – 0 disputando una grande partita (doppietta di Carlo Viggiano ndr)».
Quindi, per il tecnico in orbita Juve sembra procedere tutto bene. «So che c’è ancora tanto lavoro da fare. Ma con la supervisione di Carlo Cimicata stiamo cercando di costruire qualcosa di importante con una logica ben precisa».
Il progetto proposto da Cimicata e Donato, sposato senza la minima esitazione dal sodalizio biancoverde, è moderno e ambizioso, per intenderci sul modello del Barcellona, ed ha una filosofia ben precisa: «Noi cerchiamo di inculcare una chiara idea di gioco – precisa il preparatore –. Da noi tutte le rappresentative giovanili giocano con il 4 – 3 – 3 come i grandi. Questo è il sistema migliore per fare emergere i giovani ed è il più funzionale ad un loro possibile futuro approdo in prima squadra. E devo dire che già si intravedono delle buone potenzialità».
Ma il contesto lucano può tarpare le ali. «Andando in giro con la squadra ho potuto constatare che in Basilicata c’è una penuria di impianti, e questo rappresenta un problema. I ragazzi avrebbero bisogno di un campo a loro riservato dove poter lavorare e crescere con tranquillità. Invece qui non accade praticamente da nessuna parte».
L’impegno suo e di Cimicata è stato anche oggetto di discussione questa mattina presso il liceo scientifico di Rotonda. Quando i due, accompagnati dal capitano Luca Cantisani, hanno condiviso le loro esperienze con gli studenti durante uno spazio autogestito: «Abbiamo discusso del progetto tecnico della società e della sua impostazione. E devo dire che i ragazzi hanno dimostrato grande attenzione».
Ma nel futuro di Giuseppe Donato non c’è solo la scuola calcio del Rotonda ma anche la Juventus: «Da giugno ripartiremo con gli “Juventus Sumer Camp”, che andranno avanti fino alla fine di luglio. Ancora non mi è stata assegnata la sede, ma sarà una tra Castel di Sangro, Vinovo, Sestriere e Folgaria».


Gianfranco Aurilio
lasiritide.it


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