La Siritide - 22/02/2017 - Esordio da incorniciare per il nuovo tecnico dell’ ACS 09 Rocco Fantini

Esordio da incorniciare per il nuovo tecnico dell’ ACS 09 Rocco Fantini

22/02/2017

E’ iniziata nel migliore dei modi la nuova avventura del tecnico Rocco Fantini, alla guida dell’ACS 09. L’anticipo di sabato infatti, ha visto la squadra di Sant’Arcangelo imporsi per due reti a zero, ai danni del Chiaromonte, terzo in classifica. Un risultato tutt’altro che prevedibile e che ha rilanciato nuovamente le ambizioni del club rossoblu, nonostante il discorso campionato risulti orma chiuso. Le intenzioni della società infatti, sono quelle di chiudere la stagione in alta classifica e con il morale alto, in vista della prossima stagione che, dovrà avere un inizio più positivo, rispetto a quello avuto quest’anno. Fantini quindi, ha avuto il merito di riportare un po’ di serenità nell’ambiente e, al suo esordio su una panchina di calcio a 11, ha dimostrato sin da subito il suo valore:
Mister partiamo dall’inizio. Come mai è stato scelto lei come nuovo tecnico dell’ACS 09?
Come già pubblicato anche dalla vostra redazione la settimana scorsa, la scelta è stata presa dal presidente Giambattista La Grotta. A dire la verità io non ero molto d’accordo su questa decisione, perché c’erano dei malumori e ho molta confidenza con i giocatori, dato che io da DS li ho voluti in squadra per metterli a disposizione di mister Briamonte. Per il presidente però io ero la persona più adatta per ricoprire il ruolo e quindi poi, dopo vari confronti ho accettato volentieri.
Cosa ha detto alla squadra in questi giorni?
Ho chiesto da subito massimo rispetto e massima educazione. Siamo amici è vero, ma quando si va in campo io sono l’allenatore e loro i giocatori, fuori, nella vita di tutti i giorni il discorso è diverso.
Com’è stata la reazione del gruppo?
Ad alcuni non andava bene questa decisione, di conseguenza li ho invitati ad andarsene. Però poi ci sono stati anche altri giocatori che al contrario, dopo aver saputo del mio nuovo incarico, sono tornati a giocare con noi, come per esempio Cesare Intotero.
Che ha subito mandato in campo.
Dopo averlo visto in allenamento, ho ritenuto fosse pronto per giocare da subito e, al termine dei novanta minuti, la mossa è risultata azzeccata.
Quindi dopo i tanti malumori siete tornati nuovamente con una rosa competitiva?
Ai ragazzi ho detto senza giri di parole che, se mi daranno la loro disponibilità fino alla fine del campionato, dovranno accettare ogni mia decisione. La rosa pare sia rientrata del 70/80%, mentre fino a qualche giorno fa, correvamo il rischio di andare a giocare con i giocatori contati. Ho detto loro che avrei cambiato il mio modo di giocare e di far svolgere gli allenamenti e tutti, tranne uno, hanno accettato. Per fortuna in seguito, sono riuscito a convincere anche quest’ultimo.
Qual è il nuovo modulo di gioco?
Il 3-5-2. Ho rispolverato Giuseppe Dora che fino a pochi minuti prima del fischio iniziale, non era molto convinto, impiegandolo non come prima punta, cioè come ha sempre giocato, ma da laterale a sinistra (Dora ha segnato la seconda rete). Inoltre Vincenzo Foligno ha giocato da laterale alto e non come solitamente faceva e cioè, da terzino basso e ho delegato Salvatore Giannasio come regista di centrocampo, davanti ad una a difesa a tre e veloce, mentre con mister Briamonte giocava da libero, evidentemente per garantire maggiore copertura.
Un cambio modulo che ha dato i suoi frutti. Alla vigilia vi davano per sconfitti in partenza.
Ci davano già per spacciati, sicuri che avremmo preso quattro o cinque goal. Anche perché i giocatori che sono scesi in campo sabato, erano gli stessi che avevano giocato e perso, la domenica prima contro l’ultima in classifica.
E invece a fine partita sono arrivati i complimenti anche degli avversari.
Si il mister del Chiaromonte per esempio si è congratulato negli spogliatoi, affermando di aver visto nella nostra, una squadra trasformata, grintosa e con un bel giuoco.
Soprattutto nella prima frazione di giuoco avete dimostrato grande personalità
Da giornalista al nostro portiere sedicenne Salvatore Lauria, non avresti potuto dargli il voto. Avevo anche l’opzione Pasquale De Filippo, ma ho preferito dare fiducia a lui. Fiducia che è stata poi ripagata nel secondo tempo, dove ha compiuto delle parate davvero strepitose.
Come tecnico di calcio a 5 ha raggiunto grandi obbiettivi con l’ORSA, mentre questa è stata la sua prima volta in una panchina di calcio a 11. Si è sentito da subito a suo agio?
Si. Anche se ho fatto quindici anni di calcio a 5, ho sempre seguito il calcio a11, essendone un grande appassionato. Difatti sono anche stato un po’ spregiudicato con la difesa a tre, ma ero sicuro
che avremmo ottenuto de risultati positivi e, così è stato.

Carlino La Grotta

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua