Serie D: disfatta del Potenza in un 'Viviani' deserto
9/12/2016
Il Potenza cade in casa di misura contro il Nardò in uno stadio 'Viviani' disertato dai tifosi per protesta. Una partita che sin da primi minuti di gioco ha visto gli ospiti aggredire i ragazzi di Biagioni provandoci con Meleleo, che penetra in area e tira senza inquadrare la porta e poi con Patierno che conclude centralmente tra le braccia di Napoli. Poi sale in cattedra il Potenza che prima si fa pericoloso con Claps che manda a lato di un nulla poi è Todino al 20’ a costringere ad alzare in angolo Petrarchi. Il portiere del Nardò si ripete parando dopo pochi minuti un' occasione di D’Allocco. Potenza sembra provarci di più ed è ancora Todino dalla distanza ad impegnare nella parata il portiere ospite. Il Potenza si spinge in avanti concedendo qualcosa in ripartenza all’avversario. Il finale di tempo è con Claps che di testa non approfitta di un’ottima occasione.
Nel secondo tempo è sempre la squadra di mister Biagioni a tenere in mano le redini della partita ma quando meno te l’aspetti è il Nardò a passare in vantaggio al 10st’ con Patierno che risolve una mischia in area potentina battendo Napoli per l’1 a 0 Nardò. I padroni di casa provano a premere sull’acceleratore alla ricerca del pareggio. Il Nardo chiude gli spazi e concede un tiro alto a Claps e all’80’ una clamorosa occasione a Forgione che tutto solo davanti a Petrarchi gira al volo una palla vagante proveniente da una mischia in area e colpisce lo stesso portiere ospite che salva il risultato. Il Nardò alza le barricate e riesce a resistere e portare a casa dal Viviani tre punti d’oro per la sua classifica.
ARBITRO: Fabio Mattia Festa (Avellino). Assistenti: Santolo Lippiello (Avellino) e Carmine Picariello (Avellino).
NOTE: Pomeriggio soleggiato, temperatura intorno agli 8°, terreno di gioco in sintetico. Ammoniti: Forgione, Guariglio (P), Diarra, Versienti (N). Espulsi: /. Recupero: 0’pt, 4’st.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua