Inizia ufficialmente la stagione: la Coppa Italia ci dirà qualcosa in più sul possibile andamento del campionato. Ovviamente, bisogna tenere presente che in questo momento le squadre sono praticamente un cantiere aperto, sia perché nel pieno della preparazione, sia in quanto la campagna di rafforzamento è ancora nel vivo.
Tuttavia, le indicazioni che emergeranno dalle gare di domani potranno farci capire se, fino ad oggi, si è lavorato nella maniera giusta.
Cantisani e compagni, se vorranno passare il turno, dovranno necessariamente sfruttare il fattore campo, cercando di vincere senza subire reti in vista del ritorno a Paterno, che si presenta al "Gianni Di Sanzo" privo di due pedine fondamentali.
Del Rotonda abbiamo parlato spesso e, nonostante, squadra e staff tecnico predichino prudenza, le aspettative intorno alla compagine biancoverde sono elevatissime. Diverso è il discorso che riguarda il Paternicum che, affacciandosi per la prima volta a questa categoria, ambisce a una salvezza tranquilla, ma di sicuro proverà a sorprendere i padroni di casa che godono dei favori del pronostico.
Rotonda (4 - 3 - 3): Thiam; Storino, Fiore, Ciccarelli, Sassone; Valzano, Scicchitano, De Simone; Cantisani (cap.), Cristaldi, Lombardi. All: Cimicata
Sembrano esserci pochi dubbi di formazione per il tecnico ex Crotone: se Thiam non dovesse essere della partita - si attende il transfer -, D'ingianna e Sosnosvskyy si giocano la possibilità di difendere la porta dei Lupi del Pollino. Verosimilmente, la formazione dovrebbe essere quella che ha rifilato due gol nel primo tempo di Senise al Real, con Ciccarelli centrale di difesa, Valzano mezz'ala, Lombardi esterno alto di sinistra e Gionatan Cristaldi, mattatore dei sinnici, centravanti.
Paternicum (4 - 4 - 2): Giampietro; Russo, A. Cirigliano, Laneve, Saccende; Falvella, Campana, Iaquinta, Mazzei (cap.); Ricci, Notarfrancesco. All: M. Cirigliano
Mario Cirigliano dovrà ovviare a diversi problemi di formazione. L'infortunio occorso al capitano Bove priva il Paternicum di un grande difensore ma, soprattutto, del suo leader. Inoltre, l'assenza di Molletta, altro ottimo elemento, nega al tecnico rossoblu quella duttilità tattica che gli avrebbe consentito di schierare i suoi con un 4 - 3 - 3 che si sarebbe potuto trasformare, all'occorrenza, in un 4 - 4 - 2.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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