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Tour de France, al via il debuttante Pozzovivo |
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1/07/2016
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| Tutto è pronto per la partenza del Tour de France 2016, l’edizione numero 103: la Grand corsa a tappe partirà dalla splendida cornice di Mont Saint Michel il 2 luglio, per concludersi nella classica cornice degli Champs Elysees di Parigi, domenica 24.
Percorso con tappe trabocchetto. Prima i Pirenei, poi le Alpi. Il Mont Ventoux (12° tappa) a fare da spauracchio, quindi la crono e le ultime quattro tappe ai piedi del Monte Bianco che decideranno la corsa. Domenico Pozzovivo finalmente proverà il brivido di correre la Grande Boucle. Il suo ruolo sarà quello di vicecapitano in appoggio a Romain Bardet, con l’obiettivo dichiarato di finire entro i primi dieci a Parigi. Il campione lucano che esordirà al Tour a 33 anni, ci proverà in montagna, per cercare di vincere una tappa e conquistare posizioni in classifica.
Lo scalatore lucano è reduce dal peggior Giro d’Italia della carriera, chiuso senza vittorie di tappa e con una crisi clamorosa nell’ultimo giorno di montagna che gli è costata anche la top ten. In Francia dovrà dare una mano a Romain Bardet, suo giovane capitano all’Ag2r, ma la nostra speranza è che le pieghe della corsa gli consentano di approfittare di almeno una o due giornate di libera uscita, possibilmente in tappe di alta montagna, per un riscatto personale.
Nove pari. Sono le tappe di pianura e quelle di montagna che compongono il Tour de France 2016 (2-24 luglio). A completare il percorso della 103ª edizione della Grande Boucle ci sono due cronometro individuali e una sola frazione di collina. I km totali sono 3.535. I finali in salita sono quattro tra cui il Mont Ventoux che torna dopo tre anni di assenza. Il totale delle salite di prima, seconda categoria e hors categorie (fuori categoria) quest'anno segna il numero 28, tre in più degli ultimi due anni: sono disseminate tra Massiccio Centrale, Pirenei, Massiccio del Giura e Alpi.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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