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| Il CENTRO KOS POTENZA prepara la sfida interna contro la Fiamma Torrese |
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25/11/2015
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|  Una settimana di gioie per il CENTRO KOS POTENZA che nelle due trasferte a Benevento torna a bottino pieno, due vittorie entrambe per 3-1 e 6 punti in classifica che assicurano la terza piazza.
La squadra di coach Gerardo De Rosa può riprendere con maggiore tranquillità la preparazione alla sfida interna contro la Fiamma Torrese dopo un avvio di stagione segnato da vittorie al tie-break.
Le partite con Volare e Accademia hanno evidenziato il valore del gruppo e della determinazione, in entrambe le trasferte primo set vinto con poche difficoltà e secondo parziale in calo ma è nel terzo e quarto set che il CENTRO KOS POTENZA è riuscito a dare il meglio di se evidenziando una notevole forza e resistenza fisica oltre che mentale.
Nell'ultimo match contro Accademia Benevento si sono evidenziati grandi risposte da parte di tutte le ragazze chiamate in causa, comprese le giovani Teodora Ammirati e Martina Nolè entrate a dar man forte al sestetto iniziale; ma soprattutto grande prova di resistenza mentale dopo che si è rischiato fino all'ultimo momento di non disputare la gara a causa dei problemi causati dalla pioggia che hanno interessato l'impianto di illuminazione della Palestra di Benevento, salvo poi iniziare con quaranta minuti di ritardo.
La dirigenza è molto soddisfatta e con il morale alle stelle per l'eccellente prestazione della squadra e dello staff tecnico che sta guidando al meglio le ragazze.
Grande merito va non solo al tecnico De Rosa ed al suo assistente Alfredo Del Verme ma va dato merito anche al preparatore atletico, Mario Ciorciaro, e all'ottimo lavoro svolto sinora, messo in luce soprattutto nelle sfide terminate al tie-break dove Nolè e compagne sono apparse più lucide e brillanti rispetto alle avversarie nonostante lo sforzo fisico e mentale di giocare cinque set.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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