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| Ciclismo: verso la 13^ edizione della Granfondo del Vulture |
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30/05/2015
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|  La Granfondo del Vulture sta prendendo sempre più forma: domenica 7 giugno è la volta della tredicesima edizione valevole per l’assegnazione della maglia di campione regionale CSAIn ma solo per chi farà il percorso corto ed è valida per il campionato Nazionale Giro delle Regioni d'Italia Csain senza dimenticare i circuiti Giro dell’Arcobaleno e Scudetto Campano.
Obiettivo principale della società organizzatrice dell’UCD Rionero Il Velocifero è di puntare sulla qualità con l’accoglienza degli atleti e la promozione del territorio che rappresentano i punti di forza di questa manifestazione che fino ad oggi ha ricevuto oltre 600 richieste di partecipazione.
I tre percorsi di 125 chilometri (lungo), 85 chilometri (medio) e 44 chilometri (cicloturistico a velocità controllata) hanno come sfondo scenari meravigliosi che sapranno sicuramente stupire persino i ciclisti meno sensibili ai paesaggi naturali.
Definito il pacco gara, di qualità per la presenza di una delle eccellenze enogastronomiche del Vulture come i vini della cantina Eleano che fanno capo al vitigno simbolo, l’Aglianico, situato nella rinomata zona di Pian dell'Altare in agro di Ripacandida.
Il pacco gara è composto anche di un sacchetto monospalla, oltre ai prodotti alimentari (confezione di patatine del marchio Salati Preziosi), sali minerali ed integratori (Polase).
“ La Granfondo del Vulture – spiega l’organizzatore Claudio Lapolla - è l’evento sportivo che vuole coinvolgere non solo la popolazione ma anche le istituzioni e le realta associazionistiche locali. Con dodici edizioni alle spalle, quest’anno vogliamo puntare in alto e abbiamo bisogno della collaborazione di tutti ”.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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