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Promozione/Protagonisti: a tu per tu con Vincenzo Ponzio e Giambattista Mangieri

18/04/2015



Alla vigilia della trasferta nella tana dello Sporting Pignola, siamo andati a trovare i ragazzi del Real Senise al Giambattista Rossi, impegnati nella rifinitura di quella che potrebbe diventare la partita della svolta per avere la sicurezza di partecipare alla lotteria dei play-off. Continuano le interviste della Siritide.it dei protagonisti della meravigliosa cavalcata del Real Senise. Per questa settimana la scelta è caduta sul difensore centrale Vincenzo Ponzio e sul bomber Giambattista Mangieri.
Vincenzo Ponzio
Come sei entrato nel mondo del calcio?
Devo precisare che calcisticamente non ho fatto la trafila come molti miei compagni a partire dalla tenera età. Mi ha scoperto il mister Marino, quando già ero più grandicello a livello dei giovanissimi e allievi. Partecipando ai giochi della gioventù mentre frequentavo le scuole medie, mi ha notato e mi ha portato al campo sportivo. All’inizio non avevo la passione del calcio, non ci pensavo proprio. Mister Marino mi ha fatto appassionare e a poco a poco ho iniziato la trafila tra i giovanissimi e gli allievi. Dagli allievi sono passato nella Juniores del Francavilla di serie D per due anni. Per problemi personali decisi di ritornare a Senise nel campionato di seconda categoria che vincemmo ai play-off però, la società non iscrisse la squadra al campionato. Altri tre anni li ho fatti a Francavilla con lo Sporting con due promozioni di seguito, classificandoci terzi e secondi e poi in prima categoria. Ho giocato anche a Chiaromonte per poi ritornare definitivamente al mio paese.
Giochi da difensore centrale in coppia con Capalbo. C’è un calciatore che ti ha ispirato per scegliere questo ruolo?
Il mio idolo in assoluto è Alessandro Nesta che per me è il difensore più forte che sia mai esistito. Per le mie caratteristiche però, mi rivedo nel capitano della nazionale inglese Jhon Terry, perché anche lui ha il vizio del gol, è forte fisicamente perciò un po’ mi rivedo in lui.
Siamo arrivati alla fine di questa eccezionale cavalcata del Real Senise. La squadra è andata aldilà delle più rosee previsioni. Il difensore Ponzio come ha vissuto questo campionato di promozione?
Da quando gioco al calcio, è stato il campionato più bello sotto tanti aspetti. Ci siamo trovati a questo punto contro ogni aspettativa. A inizio anno non avremmo mai sperato di fare un campionato del genere però, con tanti sacrifici, duri allenamenti e la forza del gruppo, ora ci ritroviamo a lottare per un qualcosa d’importante. Il rammarico è per quelle due o tre partite in cui non abbiamo avuto il portiere, altrimenti saremmo anche noi lassù a giocarci il primo posto in campionato.
Quali sono le aspirazioni di Ponzio?
Spero sempre di dare di più. Mi piacerebbe di giocare l’anno prossimo in Eccellenza e poi ogni anno risalire nelle categorie superiori.
Giambattista Mangieri
Sei il vice cannoniere del campionato con 20 gol, dietro a Barra del Satriano con 22 gol. Le tue realizzazioni sotto porta hanno fatto la differenza e tutti si chiedono: come nasce Mangieri bomber?
Non nasce! Se sono diventato così, è grazia alla squadra, allo staff dietro di me, Comunque, grazie a tutte quelle persone che mi sono state intorno, riesco a esprimermi e a fare un bel gioco. E’ per me una grande soddisfazione essere il vice capocannoniere della promozione. Voglio ricordare che ho giocato otto partite in meno rispetto a Barra ed essere dietro di lui è una grandissima soddisfazione e, comunque, è come se l’avessi fatto io. Se tutto questo è stato possibile, il merito lo voglio dividere con i miei compagni e con tutti quelli che mi hanno messo in condizioni di esprimere il mio gioco.
Torniamo indietro. Raccontaci dei tuoi primi calci al pallone.
I primi calci a sette anni nella F.lli Cafaro di Francavilla. Sono stato sempre innamorato del calcio e dove trovavo un pallone, mi fermavo a giocare. Da questi primi approcci inizia la mia passione e la mia carriera. Penso di non smettere mai a giocare, perché per me il calcio è tutto ciò che ho. Il pallone mi diverte, mi fa stare tranquillo e qui a Senise ho travato dei ragazzi straordinari che mi hanno accolto bene. Giocare a calcio è come se stessi in un mondo tutto mio. Sono innamorato del calcio.
Sul campo sei una prima punta. Il finalizzatore di gioco della squadra. C’è qualche calciatore che vorresti imitare?
Di calciatori ce ne sono tanti. Mi piace giocare alla Ibrahimovic, Hiquain però, il mio idolo è sempre stato Maradona, per me è stato il dio del calcio. Ancora oggi ha il tocco sul pallone di una grande giocatore. Questi per me sono i campioni, perché a distanza di anni, pur non giocando, quando ritornano a calpestare un campo di calcio ritornano bambini e riescono a divertirsi come dei ragazzini di dieci anni.

La goleada contro il Salandra ha dimostrato tutta la vostra forza di squadra, a coronamento di tutto il lavoro svolto. C’è stata un’altra stagione migliore per Mangieri?
Per me questa è la stagione migliore. È stato un anno incredibile. Devo confessare che sono rimasto sorpreso di quello che ho messo in campo e per le venti reti realizzate fino ad oggi. Non dimentichiamoci che siamo partiti per raggiungere la salvezza. Non avevamo l’obiettivo dei play-off. Durante il cammino abbiamo capito che potevamo imporci l’obiettivo dei play-off e, oggi, lottiamo per raggiungerlo. Essere in quarta posizione significa che la squadra e il gruppo ci sono. Siamo una squadra giovane. Il più grande sono io e Vincenzo il capitano e trovarci in alto in classifica mi riempie di gioia e di orgoglio. Vedendo le squadre avversarie che hanno giocatori esperti, la nostra soddisfazione è doppia. La goleada è frutto del lavoro settimanale che svolgiamo con mister Marino e se capita l’occasione di segnare, non guardiamo in faccia a nessuno. Speriamo che la trasferta di Pignola ci porti quel punto che mancherebbe per disputare i play-off.
Domenica si spengono le luci sul campionato. Per voi un campo ostico. Il mister Lauria del Pignola, dalle pagine web, ha dichiarato che l’1 in schedina è l’unico segno. Come vede Mangieri questa trasferta e quale delle tre potrebbe vincere il campionato?
Domenica per noi è una partita molto difficile. Guardando la classifica, il Matera se vuole vincere il campionato non deve sbagliare questa partita. Per quanto riguarda l’1 del mister del Pignola dico che il Pignola è una grandissima squadra ed è completa in tutto però, come si dice sempre, il pallone è tondo e il campo deciderà la squadra migliore. Parlare prima di una partita può costare caro. Noi andremo a Pignola con umiltà e con rispetto senza aver paura dell’avversario. All’andata vinsero loro con un arbitraggio che ne combinò di “cotte e di crude” contro di noi che avremmo meritato un pareggio. Noi siamo consapevoli della nostra forza e la partita l’ha giocheremo alla pari.
Prima di ringraziarti a un calciatore nativo di Francavilla, non posso non fare una domanda sulla squadra sinnica. Il Francavilla per dieci anni ha portato il calcio lucano a buoni livelli. Mangieri come se lo spiega il calo di quest’anno?
La squadra c’è e non riesco a spiegarmi il perché di quest’annata. Sulla carta hanno costruito una squadra con buoni giocatori però, possono capitare delle annate storte. La mia filosofia predilige il formarsi di un gruppo omogeneo. Se non c’è gruppo, si rischia che, pur avendo giocatori forti, non riesci a costruire quella compattezza e quell’equilibrio giusto di squadra per scendere in campo. Io sono nato nel Francavilla. Ho giocato e vengo dal Francavilla e se ho raggiunto questi livelli, è anche grazie a loro. Da due anni le nostre strade si sono divise e perciò adesso devo pensare al Real Senise. Non ti nascondo che da tifoso veder giocare persone che non sono di Francavilla e che solo cinque provengono dal territorio, francamente mi rattrista. Siamo un piccolo paese senza velleità di raggiungere alte categorie, perché non possiamo competere con le grandi città. Io dico che se il Francavilla deve giocare un campionato dignitoso, perché non valorizzare i giocatori attorno che ce ne sono tanti. Invece di spendere tanti soldi inutilmente, potrebbe valorizzare i giovani e spendere la metà dei soldi. Io oramai sono arrivato a un’età che non mi fa pensare a grossi traguardi. Posso giocare in promozione e in eccellenza. Da tifoso spero che il Francavilla si salvi. Amo il mio paese e la maglia del Francavilla e spero che possano abbandonare la posizione di classifica che occupano. La lunga chiacchierata termina qui. Auguriamo al bomber Mangieri, al capitano Ponzio e a tutto il Real senise di ritornare vittoriosi da Pignola.

Vincenzo Terracina


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