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| La GSI SEPIM POTENZA si prepara a ricevere le campane dell'Accademia Benevento |
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28/03/2015
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|  Dopo il derby di domenica scorsa a Montescaglioso, la GSI SEPIM POTENZA si prepara a ricevere in casa per il ventunesimo turno del Campionato Nazionale di B2 femminile girone H le campane dell'Accademia Benevento.
La sconfitta di Montescaglioso, oltre a portare al sodalizio potentino un preziosissimo punto per la salvezza, nonostante il passivo negativo, ha evidenziato la tenacia della squadra allenata da coach Gerardo De Rosa. Le trasferte, tallone d'Achille della GSI SEPIM POTENZA, hanno finora portato solo sei dei 22 punti in classifica, ma se si vedono i parziali dei set giocati al Pala Wojtyla e la determinazione mostrata su ogni pallone, c'è da ben sperare per le partite a venire.
Domenica alla Palestra Caizzo toccherà alla Coim Accademia Benevento, squadra ben concertata ed allenata da mister Ruscello che in 20 gare ha raccolto 32 punti piazzandosi così al sesto posto insieme a Fiamma Torrese.
Le ragazze di De Rosa, dopo una settimana di lavoro intenso e molto produttivo, hanno preparato al meglio la sfida interna contro le beneventane per cercare di strappare altri punti e allontanarsi quanto prima dalla zona retrocessione.
Le potentine occupano la decima posizione a quota 22 punti, a tre lunghezze dal Centro Ester Napoli (fermo a quota 25) che dovrà ospitare Taranto e che aggiunge una motivazione in più alla sfida di domenica, tentare non solo di portare in cassaforte i tre punti ma cercare anche l'aggancio alle napoletane.
Coach De Rosa potrà contare sull'intero roster a disposizione, compresa Elena Ligrani, che ha recuperato dalla botta subita al ginocchio durante uno scontro fortuito nella partita di Montescaglioso.
Per gli appassionati l'appuntamento è alle ore 17:00 presso la Palestra Caizzo di Potenza sotto la direzione di gara dei signori Braile Nicola Antonio e Vitola Valeria della sezione di Cosenza.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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