|
Domenico Pozzovivo: in volata verso la Liegi |
---|
4/03/2015
|
| Ricorda ancora quando è partito con il treno, Domenico, era il Crotone-Milano, direzione Torino, aveva solo 16 anni, caricò anche la sua bici su quel treno e con essa i sogni di un ragazzo. Tanta strada fatta da Domenico oggi 32 anni, capitano della squadra transalpina Ag2R, ragazzo del Sud, sostenuto da una splendida famiglia, dove metodo e studio uniti alla fatica e sacrifici lo hanno portato a perseguire quei sogni, che dopo aver assaporato quella vittoria di tappa al Giro d’Italia 2012 nella tappa “Sulmona Lago Laceno”, con la consapevolezza di una maturità raggiunta anche come uomo. Domenico Pozzovivo guarda avanti con un’ ottica diversa la sua stagione e punta dritto verso quella “Liegi” dove lo scorso anno ha dimostrato di poter lottare fino alla fine con i più forti, solo se avesse avuto un pizzico di fortuna in più. Si quella fortuna che l’anno scorso è un po’ mancata anche quando sulle strade del Trentino durante gli allenamenti . “Un gatto attraversandogli la strada gli causò una caduta rovinosa che gli costò la frattura alla tibia e perone a una gamba e 20 punti si sutura e conseguenzialmente la non partecipazione ad alcune gare del finale di stagione 2014”. A fine gennaio scorso si è di nuovo operato nella clinica Santa Maria di Bolzano, per la rimozione della placca e dodici viti proprio in quella gamba. Ora sta bene, sull’Etna in Sicilia ha ultimato di rifinire la sua preparazione atletica. In Sicilia Domenico torna spesso anche con la sua famiglia e a tal proposito, proprio l’otto agosto il giorno di San Domenico “Dice lui” prenderà in sposa la sua fidanzata Valentina. Il suo ritorno alle competizioni è stato in Australia un ottimo sesto posto al “Tour Down Under” nonostante un'altra caduta e frattura al braccio sinistro, ma in Italia lo aspettiamo alla “Tirreno-Adriatico” mercoledi prossimo, un primo banco di prova per quella Liegi, dopo aver partecipato al “Catalogna” in Spagna e il Giro del Trentino. Poi obiettivo a quel Giro d’Italia 2015 per cercar di lottare con i grandi: Fabio Aru, Ivan Basso, Rigoberto Uran, Alberto Contador, Richie Porte, e chissà quei sogni si trasformano in una mera realtà. |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
|