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Serie D g/H: il Francavilla torna al Fittipaldi ospitando la Scafatese |
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22/11/2014
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| Turno casalingo per i sinnici del patron Cupparo, dopo due domeniche in cui la compagine lucana, ha dovuto sobbarcarsi due trasferte dal coefficiente di pericolosità elevato, portando a casa un solo punto da Brindisi. Per mister Lazic e i suoi ragazzi c’è la scusante di aver giocato con una formazione rimaneggiata, falcidiata dalle squalifiche e dagli infortuni. Nonostante ciò, il club lucano non si piange addosso, anzi già da domenica scorsa ha dimostrato di saper reagire e di poter riprendere il cammino inspiegabilmente interrotto. La partita al Fittipaldi, almeno sulla carta, sembra abbordabile. I campani pur non attraversando un buon momento, cercheranno di imbrigliare i lucani. Un sospiro di sollievo per il tecnico sinnico per la possibilità di poter avere a disposizione quasi tutta la rosa, tranne gli squalificati Aleksic e Donnadio e con De Marco Infortunato. Con ogni probabilità, il tecnico, si affiderà al suo 4-2-3-1 schierando: Leopizzi, Russillo, Ranieri, Di Giorgio, Nicolao, Gasparini, Roselli, Morsillo, Lancellotti, Sperandeo, Picci.Sulla sponda campana, la trasferta in riva al Sinni, è considerata come “ultima spiaggia” per uscire dal tunnel in cui i campani si sono infilati, costringendoli a navigare sulle basse vie della classifica. Mister Esposito ha preparato accuratamente la trasferta. Dai suoi si aspetta una reazione condita da bel gioco e concretezza. Come il suo collega non si sbilancia sulla formazione da far scendere al Fittipaldi. Di sicuro dovrà privarsi di Cuomo e Mastelloni e con il dubbio di Natino e Farriciello tenuti a riposo precauzionale. Pertanto, mister Esposito, potrebbe schierare: Romano, Amendola, Abate, Gallo, Aino, Amarante Siano, Ascione, Evacuo e Pisani. Arbitrerà l’incontro il sig. Yuri Mastrogiuseppe della sezione di Sulmona, coadiuvato dal duo Bruno Cortese e Antonio Paglianiti entrambi della sezione di Vibo Valentia.
vinc.terr.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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