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Giambattista La Grotta: Il sogno dell’ ACS 09 continua |
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25/10/2014
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| Se la società ACS 09 ha vinto il premio Fair Play della Siritide 2014 ci sarà un perché! Non basta un gesto in una partita di calcio, non vale il singolo episodio, ciò che conta realmente è il mettere in pratica giorno dopo giorno tutti i bei discorsi che troppo spesso servono solo per dar fiato a gente che con il calcio, con lo sport in generale, non dovrebbe avere niente a che fare. Per capire la differenza tra questa gente e Giambattista La Grotta basta andare al campo, osservarlo mentre segue la sua squadra, ascoltarlo mentre rimprovera un suo calciatore perché reo di un gesto sbagliato, e perché no leggere questa sua intervista:
Presidente ogni volta che veniamo a trovarla la squadra è impegnata in un’amichevole, oggi addirittura un triangolare
E’ vero ma non è un caso. Durante la preparazione abbiamo disputato molte partite amichevoli, tutte vinte (ride), da domenica vedremo se in campionato succederà lo stesso.
Fino ad ora avete giocato contro dei ragazzi speciali
Si abbiamo intrapreso questo percorso già da alcuni anni. A Sant’Arcangelo c’è una struttura per ragazzi minorenni non accompagnati (extracomunitari), sono un bel po’ e amano il calcio. Chiedono solo di poter giocare e noi siamo felici di poter esaudire il loro desiderio. Questa sera ci hanno raggiunto anche i ragazzi ospiti a San Chirico Raparo, ecco il perché del triangolare.
Negli anni scorsi ne avete anche tesserato qualcuno
Si per esempio l’anno scorso Rabu che a dire la verità oltre che un ottimo ragazzo si è rivelato anche un ottimo calciatore. Per quest’anno abbiamo già avviato e non da poco le pratiche per altri due ma la burocrazia ha i suoi tempi.
Due è il numero massimo consentito dalla FIGC, ma c’è chi dice che lei ne voglia tesserare altri è vero?
Tutto vero. Proveremo a tesserarne almeno altri quattro per il momento. L’integrazione non può essere limitata a due persone, vivono in Italia da poco non conoscono bene la lingua, non sanno cosa c’è fuori da Sant’arcangelo, sono scappati per salvarsi dalla guerra, il calcio può e deve essere più che un semplice passa tempo. L’abbiamo visto con i nostri occhi cosa vuol dire per loro mettersi in macchina e andare a giocare in altro paese, chi non vede non può capire, comunque sono fiducioso, anche se ci vorrà del tempo.
Va bene ma come mai risponde sempre con il noi?
Io sono il presidente dal 2009 (anno di fondazione) ma ho sempre condiviso tutte le mie scelte e le mie idee con il resto della società e della squadra, quindi non è Giambattista La Grotta che vuole in squadra quello o quell’altro ma lo vogliono tutti. Se all’ACS si fa qualcosa è perché tutti lo vogliono, io al massimo a differenza loro, ho l’onore di essere intervistato dalla Siritide!
La prossima volta intervista di gruppo! Per ora ci dica lei come sta la squadra
La squadra c’è e non vediamo l’ora di iniziare.
Ci sono diversi volti nuovi
Per adesso sono sei, inoltre a Dicembre si unirà al gruppo Damiano Cicchetti che per ora non può aiutarci, più i ragazzi extracomunitari.
Di sicuro avete realizzato due bei colpi, mi riferisco al portiere e alla punta
Si tra i pali ci sarà Maurizio Guarino che è una garanzia, mentre in avanti Antonio Panetta farà la differenza come di sua abitudine. L’anno scorso il colpo fu Rocco Vivoli, quest’anno chissà. Poi c’è un ritorno che vorrei sottolineare
Prego, siamo curiosi
Giuseppe Armentano, che finalmente è tornato a vestire i colori rossoblu.
Obbiettivi di stagione?
Puntiamo a un campionato dignitoso, cercheremo di finire tra le prime.
Non puntate alla prima categoria?
Assolutamente no. La squadra è composta da ragazzi del posto e dei paesi limitrofi, non prendono un euro ne come rimborso della gara ne come diaria. Giocano per divertirsi e non pagheremo mai nessuno per fargli indossare i colori della nostra squadra. Fino a qualche anno fa eravamo in terza categoria, ora la squadra che è più o meno la stessa degli anni passati ha trovato la sua dimensione in seconda categoria più in là chissà.
Conferma Salvatore Di Noia allenatore e Domenico Di Virgilio vice?
E chi lo tocca!
Novità di quest’anno, il settore giovanile
Finalmente ci siamo riusciti. E’ un’idea nata molto tempo fa, ma dovevamo essere sicuri di avere la giusta organizzazione per affrontare un impegno così delicato. Trasmettere i giusti valori oltre che le basi del calcio richiede grande professionalità e impegno.
Infatti il responsabile non è stato scelto a caso, giusto?
No per niente. L’allenatore, il responsabile dell’intero settore giovanile è Davide Appella che è laureato in scienze motorie. Non si possono affidare dei ragazzini a gente che non sa niente sull’attività motoria, senza però sottovalutare la tecnica e la tattica. Per di più è anche un ex arbitro quindi saprà insegnare loro tutto ciò che riguarda il regolamento. A coadiuvarlo ci sono Vincenzo Stipo e Vincenzo Graziano che da quest’anno è entrato a far parte della società. Le difficoltà essendo il primo anno sono molte, però ne stanno uscendo alla grande, per questo desidero ringraziarli tutto e tre.
Quindi nuove forze per il futuro
I ragazzi vanno fatti crescere sia caratterialmente che calcisticamente per essere inseriti in prima squadra. Il progetto ACS deve continuare negli anni. Ma non ci fermiamo qua
Cioè?
Abbiamo altre iniziative in mente che riguardano soprattutto i giovani calciatori. Ne abbiamo molte ma prima di ufficializzarle vanno ben definite. Sarà un anno pieno di sorprese.
Vorrà dire che ci terremo informati su internet
La ringrazio per l’assist. sul sito: www.acs09.it o su facebook: ACS'09 SANT'ARCANGELO, ci sono tutte le news, informazioni e curiosità.
Ultima battuta sul girone che affronterete
Sarà combattuto come sempre, conosciamo e rispettiamo tutte le squadre.
Ultimissima curiosità: ci spiega la storia delle tre vittorie?
Ah si! Dal primo anno abbiamo fatto un patto società-squadra: dopo tre vittorie consecutive la squadra ha diritto a una cena o al pranzo organizzato dalla società. Per invogliarli abbiamo già organizzato un pranzo la settimana scorsa…..
Il sogno continua!
Carlino La Grotta
Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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