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Matera, il pari di Martina Franca qualifica i biancoazzurri |
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22/08/2014
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| A Martina Franca il Matera coglie un prezioso pareggio che lo catapulta al prossimo turno di Coppa Italia. Molto agonismo in campo con le due squadre a darsi battaglia per raggiungere la qualificazione. Sfuriata iniziale dei padroni di casa con un Matera attento e ben messo in campo che cerca di arginare le offensive dei pugliesi e contrattacca riuscendo piano piano a prendere le misure agli avversari. Al 28’ quando il Martina sembrava che potesse arrivare al gol è il Matera a trovare la via della rete: punizione a giro dal limite di Coletti che si stampa sotto l’angolino, dove Bleve non può arrivarci 0-1. I lucani potrebbero raddoppiare ma Bernardi sciupa. Il finale di tempo è tutto di marca pugliese con Baiocco impenetrabile. Il secondo tempo inizia com’è finito il primo. I padroni di casa non ci stanno a perdere e cercano il pareggio con insistenza ma Baiocco fa buona guardia. Al 24’ arriva il pareggio: Carretta sulla destra entra in area, serve Caruso che non sbaglia 1-1. Al Matera va bene il punto e cerca di far passare i minuti e portare a casa un pareggio che significherebbe passaggio del turno. Il Martina li tenta tutte e alla fine dovrà consolarsi degli applausi del pubblico, mentre i lucani proseguono l’avventura di coppa.
MARTINA F. : Bleve, De Lucia, De Giorgi, Samnick, Tomi, Arcidiacono, Diop (dal 40' st Guadalupi), De Risio, Carretta, Montalto, Caruso. A disposizione: Modesti, Ciampa, Calvetti, Greco, Lezzi, Macchia. All.: Salvatore Ciullo.
MATERA: Baiocco, Mucciante, De Franco, D’Aiello, Gotti, Coletti, Cuffa, Bernardi, Madonia, Guerra (dal 46' st Pagliarini), Letizia (dal 29' st Bustamante). A disposizione: Russo, Mercadante, Longo, D’Angelo, Pino. All.: Gaetano Auteri.
MARCATORI: al 28' pt. Coletti (MT), al 25' st. Caruso (MF).
ARBITRO: Giuseppe Strippoli (Bari).
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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