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La voce della Politica
| Senise, revoca assessorato, la risposta di Marranchiello |
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26/05/2023 |  Nella seduta di ieri del Consiglio comunale di Senise, tra le tante tematiche affrontate c’è stata anche quella relativa alla decisione del sindaco Giuseppe Castronuovo di ritirare la delega all’assessore comunale Francesco Marranchiello. Durante la seduta il sindaco ha ribadito le motivazioni che lo hanno spinto alla revoca (così come vi abbiamo raccontato qualche settimanba fa). L’ex assessore ha risposto con un intervento di cui riportiamo i punti a nostro parere più salienti.
‘’Voglio partire dalle parole che il sindaco ha utilizzato per notificarmi la disposizione del 3 maggio con la quale mi ha revocato la nomina ad Assessore e contestualmente la delega all’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. Elenco i punti salienti delle sue motivazioni: “Divergenze inconciliabili tra me e l’amministrazione comunale”. Sì, le divergenze diventano inconciliabili quando non c’è il confronto e quando si ha la difficoltà ad ascoltare anche le proposte degli altri.
Le divergenze diventano inconciliabili quando il carattere dell’urgenza nell’approvare proposte di deliberazione diventa l’alibi perfetto per la mancata convocazione di qualche membro dell’esecutivo ed i giochi di potere prendono così il sopravvento, impedendo la partecipazione democratica nelle scelte e nelle decisioni della cosa pubblica.
Non a caso in questi giorni, tra i tanti attacchi strumentali, da un lato, qualcuno ha messo in dubbio l’operato dell’Assessore alla Sanità e, qualcun altro, invece, ha affermato proprio che l’Assessore alla Sanità non veniva mai al comune perché troppo impegnato con il lavoro.
Affermazioni gravissime come se chi lavora non potesse fare politica.
Certo, per la propensione ai valori con cui sono cresciuto non ho mai trascurato l’etica del lavoro. Ma ancor più certo è che io non sono mai andato in un ufficio piuttosto che in un altro per i miei interessi personali.
In questi due anni ho cercato sempre di partecipare in maniera attiva e propositiva alle discussioni programmatiche, provando a contrastare il tipico fenomeno dell’isolamento nelle “stanze dei bottoni”, che continua ancora a creare profitti per pochi e disservizi per i cittadini e a determinare, soprattutto per le nuove generazioni, una prospettiva di futuro asfittica sia sul piano sociale, economico e culturale che politico’’.
‘’La mia visione di politica è da sempre quella dello stare tra la gente, del servire la gente e non dell’essere servito né tantomeno dell’essere servile!
Perché, in questi giorni, anche questo si è detto: che avrei servito il piatto al sindaco con la mia astensione in giunta, facilitandolo così nella sua decisione e nel suo intento.
L’essere servile, in questo caso, appartiene solo a chi passivamente accetta o da complice accondiscende alle scelte altrui.
Le divergenze, poi, diventano inconciliabili, anche quando le regole vengono solo imposte e non anche rispettate.
Ricordo che è stato necessario inviare una pec, dopo mille preghiere verbali, per la pubblicazione sull’albo pretorio di una proposta di delibera approvata in giunta il 17 marzo di quest’anno, riguardante il fenomeno del randagismo. Solo dopo la pec, a distanza di oltre un mese, la delibera è stata pubblicata’’.
Sull’emergenza idrica Marraanchiello racconta le ‘’misure adottate per affrontare l’emergenza idrica; degli scontri che ci sono stati, anche con le istituzioni regionali, sempre per difendere le istanze dei cittadini. E delle richieste fatte sullo stato di aggiornamento dei lavori per la posa della condotta definitiva, inviate all’ufficio competente e mai evase’’.
Infine, sulla questione relativa al Distretto sanitario senisese:
‘’Si è tenuta una riunione con il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria, Dottor Luigi D’Angola, per discutere della soppressione del distretto nel Comune di Senise, a cui sono stati invitati tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza, ad eccezione del sottoscritto.
Forse il sindaco temeva che potessi ribadire, anche in quella occasione, l’inadempienza e l’inerzia che si è avuta di fronte alla delibera regionale di mesi fa, che celermente avevo suggerito di impugnare al Tar, sull’esempio di altri comuni.
Non voglio pensare ,invece, che i deliri di onnipotenza lo abbiano portato a credere, che avesse il potere di revocarmi anche la nomina di consigliere’’.
‘’Mi rammarico, da ultimo, nel vedere oggi tutta la coesione dei consiglieri comunali di maggioranza, quell’unione che è mancata in questi due anni, durante i quali ridondanti sono state le lamentele proprio sulla mancanza di trasparenza, di condivisione e addirittura qualcuno ha parlato della “scarsa consistenza del gruppo”, (nella sua lettera di dimissioni da capogruppo, protocollata il 22 dicembre 2022 e lasciata cadere nel dimenticatoio).
Oggi, questo stesso gruppo tace di fronte a questo ennesimo atto, che sicuramente è nell’esclusivo potere del sindaco, ma sta di fatto che è anche una scelta politica di complicità e di responsabilità, di tutti questi amministratori.
Dunque, dal 3 maggio scorso, non sono più l’assessore alla sanità, ma resto comunque consigliere comunale per rappresentare e tutelare tutti i cittadini di Senise.
Non vi nascondo che, di fronte “all’inquinamento istituzionale”, ho avuto la tentazione di mollare tutto; però alla fine il coraggio ha prevalso sulla paura e ho deciso di rimanere nelle istituzioni, ma fuori da questo sistema’’.
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