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La voce della Politica
Senise: M5S su intitolazione ex convento San Francesco |
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3/04/2018 | Il complesso monumentale di San Francesco a Senise, ha una storia antica, una storia che ha origine ancor prima che lo stesso diventasse un convento francescano. Nasce come palazzo gentilizio per poi diventare, grazie alla cessione di alcuni locali da parte di Margherita Sanseverino, insediamento francescano. Da allora, precisamente dal 1319, con la costruzione della chiesa, questo monumento è diventato il “Convento San Francesco” , come attestano inequivocabilmente alcuni testi storici, ed è stato un convento fino alla soppressione degli Ordini da parte dell’ editto napoleonico. Negli anni, la struttura è stata anche sede municipale e scolastica , ma non ha mai cambiato il suo nome, conservando quello con cui lo ha sempre identificato la storia della nostra comunità, “u Cumment”. Perchè allora farlo adesso? L’amministrazione comunale di Senise, con delibera di Giunta n.21 del 07.03.2018, ha intitolato “Palazzo della Cultura e della Legalità Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” parte del corpo dell’antico complesso monumentale, esattamente l’ex convento. Che gli interni della struttura vengano utilizzati e dedicati alla valorizzazione e promozione della cultura è sicuramente encomiabile e condivisibile, auspicabile per il bene e la crescita dell’intera comunità, quello che stupisce, invece, è l’idea di dare un nuovo nome a una struttura che un nome ce l’ha già, rischiando in questo modo di snaturare l’importanza storica del bene, oscurando la tradizione artistica e religiosa di Senise, che da sempre ha contribuito ad affermare le radici della nostra comunità.
Nel corso della conferenza dei capigruppo svoltasi in data 13 marzo , il nostro capogruppo in consiglio comunale Giuseppe Arleo ha fatto presente alla giunta ed alla sindaca, il disappunto di buona parte della comunità senisese rispetto a questa decisione, a nostro avviso deliberata in maniera prepotente, senza alcuna informazione resa e relativo coinvolgimento né delle forze politiche presenti sul territorio né di quelle presenti in consiglio comunale, contrariamente a quanto asserito nel corpo dell’atto di giunta in cui legge: “Atteso che da tutte le forze politiche è emersa con forza la richiesta di ricordare tale supremo sacrificio intitolando una struttura pubblica cittadina alla memoria dei predetti giudici.”…… definito poi dalla sindaca refuso determinato nella stesura della delibera. Tano meno è stata informata e coinvolta la cittadinanza. La partecipazione di quest’ultima al tavolo decisionale dove essere preliminare se non addirittura indispensabile per una scelta di indirizzo che coinvolgendo le origini, le tradizioni e la storia di un intero paese, tale scelta doveva essere ampiamente e democraticamente condivisa. Sembrava che in seguito alla conferenza dei capigruppo e al malcontento sollevato dai cittadini sulla questione, ci fosse una reale volontà da parte della sindaca e della giunta di rivedere l’atto ed accogliere l'istanza e, nello specifico di intitolare ai magistrati solo l’ex sala consiliare.
Nell’ultimo consiglio comunale, che ha avuto luogo venerdì 30/03/2018, la Sindaca, in risposta alla mozione presentata al protocollo il 29/03/2018 dal nostro gruppo consiliare, condivisa verbalmente anche dal gruppo consiliare “Alleanza Democratica per Senise”, con cui si chiedeva:
1. La revoca in autotutela della delibera suddetta, in attesa di una nuova decisione partecipata.
2. Aprire una discussione con la cittadinanza e le forze politiche in merito alla nuova denominazione del convento.
3. Prendere in considerazione, in luogo della suddetta intitolazione, di intitolare ai giudici Falcone e Borsellino l’ex sala consiliare, ad oggi adibita a sala convegni o la biblioteca o altro spazio all’interno del Convento, lasciando inalterato il nome e il significato del nostro complesso monumentale di San Francesco, dopo una serena e partecipata discussione con le forze sociali della comunità.
ha dichiarato l’indisponibilità all’accoglimento della suddetta mozione e alla revoca quindi della delibera. La posizione della Sindaca è stata sostenuta dalla maggioranza, la quale compatta ha espresso voto contrario alla richiesta della minoranza. A tal proposito però, è opportuno evidenziare che le minoranze presenti in consiglio comunale, le quali unite, in questo caso, si sono espresse a favore della mozione e rappresentano di fatto in consiglio la maggioranza dei cittadini di Senise, pertanto, per l’esercizio di una sana Democrazia, sarebbe stato opportuno almeno tener conto di tali istanze.
Inoltre, come già detto in precedenza, considerato che la delibera in questione asserisce che la decisione è stata condivisa con le altre forze politiche , cosa palesemente falsa ed a nostro avviso, non certo per un refuso, altrimenti sarebbe cosa ancora più grave la sottoscrizione di documenti ufficiali non attentamente esaminati, affermiamo con gran forza la necessità di rivedere l’intera procedura, fermo restando che tale richiesta non vuole assolutamente ed in alcun modo sminuire il grande valore etico e morale di Falcone e Borsellino ,due eroi moderni dell’Italia, che hanno pagato con la loro vita, proprio l’affermazione di quella “Cultura della Legalità”, che è il principale fondamento della Democrazia.
Movimento 5 Stelle Senise |
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