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A. Appella: dispiace non essere più assessore ma non vado contro i miei principi

28/03/2018

Non poteva passare inosservata e sottotraccia, la notizia della revoca dal proprio incarico che, il sindaco Vincenzo Nicola Parisi, ha fatto recapitare all’ormai ex Assessore ai Lavori Pubblici e Personale, Angiolino Appella. Di fatti, la decisione presa dal primo cittadino e supportata dall’intera maggioranza, tranne un solo consigliere (M. Malaspina), è avvenuta a seguito di una votazione contraria da parte di Appella che, nell’ultimo consiglio comunale ha votato contro l’approvazione del piano finanziario per l’applicazione del tributo comunale sui rifiuti e servizi (Tari) – Approvazione tariffe componenti Tari anno 2018. Questo però, come sottoscritto da Parisi, non l’unico motivo che ha portato a tale decisione, ma in pratica, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Tra le motivazione di questo provvedimento, risulta che oltre al voto contrario, lei abbia mostrato distacco e assenteismo nella condivisione degli obiettivi programmati.
In realtà sono stato sempre presente all’interno dell’ambito comunale. Quasi tutti i giorni e in qualsiasi orario non ho fatto mancare la mia presenza, tranne quando, impegni lavorativi o di famiglia me lo hanno impedito, ma il tasso di presenze è altissimo.
Ma questa scelta di votare contro l’approvazione della TARI come ce la spiega?
Premetto che il mio non è stato un voto dovuto a chissà quale mossa politica perché io mi fidavo di tutti, dato che sono tutte brave persone, quindi non tramavo nulla di nascosto. Semplicemente abbiamo fatto un precosniglio attraverso il quale sono venuto a sapere dell’aumento della TARI che sarebbe dovuto essere stato approvato e io, questo non lo potevo accettare. Ragion per cui ho comunicato sin da subito a tutti le mie intenzioni.
Quindi il suo era un “no” rivolto esclusivamente all’aumento della TARI?
Certo. Io ho appoggiato sempre il gruppo, anche su scelte che non mi piacevano ho votato con loro sostenendoli. In questo caso però è stata una scelta di principio. Volendo avrei anche potuto assentarmi e non votare, ma per rispetto soprattutto delle 502 persone che mi hanno votato, non potevo accettare in nessun modo l’alzamento delle tasse. Per questo nel preconsiglio ho detto loro che avrei votato in modo contrario senza ma e senza se.
Secondo lei c’era un modo alternativo per evitare l’aumento della TARI?
Ci potevano essere tanti modi per evitare questo aumento. Potevano essere riviste le royalty. Noi prendiamo il 4,4% dalla discarica, in media dai 150 ai 180 mila euro annui. Ora senza togliere nulla alla discarica, dato che il tempo c’è stato, chi di dovere doveva rivedere un piano diverso. Si poteva chiedere alla Val d’Agri SPA di ricevere il 3,5% e con l’1% che equivale a quasi 30 mila euro, di fare lo sconto sul conferimento. Questo perché il conferimento lo paga il cittadino mentre, i soldi che dà la discarica vanno in bilancio e non si possono mettere sulla TARI. Ma non è finita qui, perché c’era anche un altro modo. Nel 2013 se non sbaglio, Domenico Esposito nonostante i vari problemi, per non aumentare le tasse è andato dal gestore della discarica è gli ha chiesto a gran voce di abbassare il costo del conferimento. Questo poi l’ho ha attenuto e infatti si è passati da 122,50 a 90 euro. Io all’epoca ero all’opposizione, però di questo ne devo dare merito ad Esposito. Ma anche la Cimadomo, commissario straordinario, ha fatto la stessa e identica cosa. Dagli uffici da me interpellati, hanno confermato che dei precedenti appunto c’erano già stati, quindi c’erano i margini per poterle abbassare.
A seguito di questo suo comportamento però, le è stato chiesto da parte degli altri assessori e consiglieri, meno uno, di dimettersi.
Per me è stata una pugnalata alle spalle. Se un assessore esprime un suo giudizio, anche se negativo, tu lo devi accettare. Cosa dovevo fare, essere solidale? No, lo dissi sul palco qualche anno fa che avrei cercato di abbassare quella odiosa tassa e cioè la TARI e non posso andare contro un mio principio. Un’amministrazione deve abbassare le tasse e non aumentarle.
Non si è dimesso ma, è arrivata la revoca da parte del sindaco Parisi.
L’unico a dimettersi dovrebbe essere proprio il sindaco, perché se un paese che ha una discarica invece di diminuire le tasse, come al contrario hanno fatto altri comuni che non ce l’hanno, le aumenta vuol dire che non hai raggiunto i tuoi obiettivi, quindi hai sbagliato e devi dimetterti.
Ed ora? Cosa farà?
Farò opposizione, perché non mi dimetterò. Forse e, spero, con qualche altra persona, ma questo lo vedremo più in là. Di certo c’è che farò una buona opposizione fino alla fine del mio mandato.
Nel frattempo si è detto comunque dispiaciuto, anche perché fin qui era riuscito ad ottenere tanto per la comunità, nonostante abbia ricoperto il suo ruolo per meno di tre anni.
Di progetti ne ho iniziati e portati tanti a termine, mentre altri sono in corso d’opera. Per citarli tutti dovremmo restare qui a parlarne per tantissimo tempo però, mi piace ricordarne almeno una parte come per esempio la rivisitazione del progetto della scuola via XX Settembre, dove ho dovuto fare una scelta durissima. Volevamo fare un consolidamento ma la scuola non era agibile e per me era da rifare completamente, quindi dopo quattro mesi di ragionamenti e colloqui con la Regione, con la somma di 421 mila euro, sarà rifatta sotto gli occhi di tutti. Ho presentato un progetto al ministero per quanta riguarda l’asilo in via Leonardo Da Vinci, da 1.700.000, di ultima generazione XLAM e da indiscrezioni che ho ricevuto sarà approvato. Quindi si avrà un polo scolastico multifunzionale. Il parco giochi che sarà allestito a località Cannone, il dissesto idrogeologico nel rione Mauro con 750.000 euro che saranno messi presto a disposizione, più altri progetti che stavo seguendo per rivedere le graduatorie dato che ci sono stati degli errori nelle assegnazioni e che riguardano i rioni Castello, Mauro, strada di Orsoleo, via delle Fornzace e masseria del monte. Ho seguito insieme a Pugliese il rinnovamento dell’impianto d’illuminazione dello stadio comunale, il centro sociale ad uso polo che è terminato e tutte le opere che erano in itinere come la strada di Orsoleo quasi completata, con un residuo di finanziamento del vecchio progetto. Residui che ho recuperato e sfruttato per completare la casa per gli anziani e che stavo cercando di utilizzare sempre nel rione Castello (26.000 euro) e per l’asilo nido (17.000 euro). Avevo fatto anche un progetto di completamento PAC per il piazzale esterno della palestra, però anche se ce lo avevano ammesso, non lo abbiamo potuto presentare perché avevamo pochi giorni a disposizione per completare le operazioni. Nuovi loculi al cimitero e l’aggiustamento di parte del piazzale realizzato in pietra carrabile. Ho cercato di urbanizzare un po’ di strade e mi sono occupato dell’accatastamento di alcune strutture pubbliche che non sono accatastate e che non possono neanche essere messe a bando per quanto riguarda l’efficientemente energetico. In fine, ma una delle più importanti, riguarda la zona industriale dove era stato fatto un bando, visto che c’era stata un’assegnazione prima di 12.000 metri e poi di 10.000, ad una fabbrica, la valves e tech la quale, dopo che non ha nemmeno risposto ad una nostra lettera dove chiedevamo se erano realmente interessati ad investire, li abbiamo tolto l’assegnazione. Abbiamo rifatto il bando, dove la minoranza ci ha attaccati dicendo che i prezzi erano stato aumentati, ma questo se è stato fatto è per non ritrovarci nuovamente, come in località Cannone dove si trova la piscina e, a dover pagare i danni sono cittadini. Questo bando è andato bene, ci sono le assegnazioni temporanee per i primi 12.000 euro con 240.000 euro di incassi. Quindi chi ha voglia di investire, investa.

Carlino La Grotta





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