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Legambiente Basilicata: tuteliamo i cieli della Basilicata dall'eccesso di luce |
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21/03/2018 | L’inquinamento luminoso costituisce un problema sempre più serio a livello globale, provocando danni sia di natura ambientale che culturale, ma anche economica.
L’eccessiva illuminazione artificiale crea difficoltà di orientamento in molti animali e l’alterazione dell’orologio biologico (ritmo circadiano) nell’uomo, negli animali e nelle piante.
Per effetto di un’illuminazione selvaggia, inoltre, le stelle diventano spesso invisibili nei cieli delle nostre città e l’uomo perde il contatto visivo con il cielo stellato, che lo ha accompagnato e ispirato nel corso di tutta la sua evoluzione.
L’Italia, è il paese sviluppato con la percentuale più elevata di territorio inquinato dalla luce artificiale a livello mondiale. Otto italiani su dieci non possono vedere il cielo stellato incontaminato. È quanto riporta l’atlante mondiale dell’inquinamento luminoso (The new atlas of artificial night sky brightness), pubblicato sulla rivista Science Advance.
I Comuni italiani spendono ogni anno un miliardo e 800 milioni di euro di elettricità, di cui due terzi di illuminazione pubblica. Siamo il paese a livello europeo che più spende per l’illuminazione pubblica.
Fortunatamente il territorio della Basilicata si distingue in Italia per la qualità del cielo notturno: visto il contesto nazionale si tratta di un bene di inestimabile valore dal punto di vista paesaggistico che, se tutelato, può fornire un importante impulso al turismo e allo sviluppo economico della Regione.
E' positivo quindi che la Regione Basilicata e la Fondazione Matera 2019 partecipino al progetto europeo “Night Light” con l’obiettivo di migliorare le politiche regionali di prevenzione dell’inquinamento luminoso e proteggere i cieli bui fino a farli diventare un incentivo per lo sviluppo del turismo eco-sostenibile. Tra gli obiettivi del progetto c'è la realizzazione di una mappa georeferenziata dei punti di osservazione del cielo notturno, un piano per la diffusione della cultura astronomica nelle scuole elementari, un piano di comunicazione per il coinvolgimento dei gruppi di stakeholder regionali e la stesura di una proposta di legge sull’inquinamento luminoso in Basilicata.
In merito a quest'ultimo punto l'Associazione Lucana di Astronomia, il Planetario Osservatorio Astronomico di Anzi e Legambiente Basilicata intendono rivolgere un appello ai presidenti e ai membri della IIa e IIIa Commissione Consiliare Permanente del Consiglio regionale della Basilicata affinché procedano alla discussione della proposta di legge regionale n. 126/2017 denominata “Norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici” (primo firmatario il consigliere regionale Gianni Leggieri) redatta con l’aiuto di esperti della materia dell’associazione nazionale CieloBuio, sul modello di altre leggi adottate da numerose regioni italiane.
L'adozione di uno strumento di questo tipo consentirebbe di non disperdere il cospicuo lavoro concretizzatosi nella proposta, privilegiando altresì l’adozione di uno strumento che possa attuare gli obiettivi individuati attraverso la partecipazione al progetto europeo “Night Light”, oltre che a contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale della regione Basilicata nel pieno rispetto della salute e dell’ambiente.
Legambiente Basilicata
Progetto “Stazione Monitoraggio Inquinamento Luminoso – Basilicata”
Associazione Lucana di Astronomia
Associazione Teerum Valgemon Aesai – Planetario Osservatorio Astronomico di Anzi
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