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La voce della Politica
| Rotonda: i 5 stelle hanno incontrato i cittadini |
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19/02/2018 |  Al cineteatro Selene di Rotonda il Movimento 5 Stelle ha presentato, in una riunione durata più di due ore, alcuni candidati alle prossime elezioni politiche con i quali si è discusso di agricoltura, politica nazionale e internazionale, Europa, economia e Centrale del Mercure. Accompagnati dall’eurodeputato Piernicola Pedicini sono intervenuti Saverio De Bonis e Luciano Cillis, candidati nell’uninominale alla Camera, e Arnaldo Lomuti che correrà per il Senato.
L’incontro è stato aperto dall’ingegner Mario Cataldi, attivista e organizzatore dell’evento. Cataldi, autore anche di un disegno di legge per impedire che le compagnie telefoniche addebitino servizi a pagamento agli utenti a loro insaputa che verrà discusso nella prossima legislatura, durante la discussione ha anche mostrato alcune slide sugli attacchi mediatici ai 5 Stelle e sui candidati degli schieramenti avversari finiti sotto inchiesta.
“Dobbiamo riprenderci i nostri diritti e la nostra sovranità in tutti i settori”, ha esordito Cillis. “Mi sono avvicinato al Movimento – ha aggiunto – per impedire che tanti agricoltori, e non solo, nonostante si sveglino ogni mattina alle 6 per andare a lavorare non riescano a guadagnare, bensì perdono margini di profitto”. “Vorrei le cose semplici, come ad esempio pagamenti puntuali da parte della pubblica amministrazione, che non avvengano solo poco prima delle scadenze elettorali. Questo consentirebbe di programmare”. Cillis ha proseguito parlando del Ceta, un accordo di libero scambio tra Canada e Unione Europea, che ha penalizzato i produttori italiani di pasta. “Gianni Pittella ha votato a favore del Ceta favorendo l’ingresso nel mercato comunitario del grano canadese che ha costi di produzione molte più bassi dei nostri anche grazie agli alti livelli di glifosato, sostanza cancerogena di cui alle nostre latitudini non abbiamo bisogno, usata per facilitare la maturazione e per incrementare la percentuale delle proteine”. “Per favorire gli interessi delle multinazionali – ha concluso – stiamo mettendo a repentaglio la nostra salute e la nostra economia”.
“Parto dall’Europa – spiega Pedicini – per aiutare a capire l’Italia”. “L’Unione Europea non riesce a difendere i nostri prodotti. Il Pd e la destra hanno votato il Ceta e non hanno tutelato le nostre produzioni, ma nessuno ve lo dirà mai in televisione perché è scomodo”. “Il pomodoro Pachino è ormai mischiato a quello cinese”. “Alla Tunisia è stato concesso di esportare olio in Europa senza dazi, colpendo al cuore i nostri produttori poiché lì il costo del lavoro è molto più basso. E lo ha deciso la Mogherini, l’alto rappresentate per gli Affari Esteri, un’italiana del Pd”. “Dopo la Brexit la sede dell’Agenzia Internazionale per i Medicinali sarebbe potuta essere trasferita a Milano, creando 900 nuovi posti di lavoro più l’indotto, ma per inseguire gli Stati del nord abbiamo perso il voto di quelli del sud Europa, tanto che Rajoi (premier spagnolo ndr) non ha nemmeno risposto alla telefonata di Gentiloni”. “Ci accusano di essere inesperti, ma se la loro esperienza significa favorire le banche e le grandi industrie, meglio essere inesperti ma fare gli interessi dei cittadini, perché se non lo facessimo dovremmo smettere con la politica e voi avreste il diritto anche di venirci a prendere sotto a casa”. “Noi alle nostre spalle non abbiamo lobbies e multinazionali, ma solo i cittadini. Se ci voterete – ha chiuso Pedicini – non vi garantiamo di riuscire a fare tutto quanto programmato, ma possiamo promettervi la nostra buona fede”.
Dopo Pedicini la parola è passata all’avvocato Enzo Bonafine che ha aggiornato i presenti sulla vicenda Centrale del Mercure da un punto di vista legale, passando in rassegna le iniziative, anche come associazione Radar, portate avanti contro l’attività dell’impianto a biomasse di proprietà dell’Enel. Sull’argomento Pedicini ha affermato di aver parlato con qualcuno di Enel che gli ha assicurato “che l’azienda non ha interesse a lasciare aperta la Centrale del Mercure perché non ci guadagnano nulla”; ma gli stessi esponenti del colosso dell’energia gli hanno riferito che “a volere che la Centrale funzioni sono gli amministratori locali”.
Secondo Arnaldo Lomuti, avvocato candidato al Senato, “in Basilicata c’è un problema legalità e tutte le strutture impattanti sorgono dove manca il rispetto delle leggi”. “Il nostro programma prevede di lottare contro la corruzione”. Così, invece, Saverio De Bonis, in corsa all’uninominale nel collegio di Lauria contro Gianni Pittella: “Ho colto subito la sfida perché questa terra deve essere rispettata. Vedere la Centrale nel Parco mi ha rattristato, e mi ha fatto pensare anche ai furti di legname e agli ultimi arresti di Gratteri. Il Popolo lucano il 4 marzo avrà l’occasione di restituire al mittente anni di scelte contro l’ambiente che ci hanno resi più poveri”.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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