-->

HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

La voce della Politica

Rotonda: il presidente Bruno replica al consigliere Tarantino

31/12/2017

Premesso che non avrei mai immaginato alla vigilia del tanto incriminato e censurato articolo apparso sulla testata giornalistica “La Siritide”, che una banale intervista, incentrata esclusivamente sugli obiettivi e sui programmi, presenti e futuri, del Rotonda Calcio potesse generare tanti interessanti spunti di discussione e così accese reazioni da parte di illustri personaggi del mondo politico e sportivo, locale e non, ai quali, innanzitutto, desidero porgere le mie scuse per averli, sia pure involontariamente, distratti dalle rispettive occupazioni, certamente più meritevoli che non il sottoscritto delle loro attenzioni, ritenendo inopportuno e sterile controbattere alla prima, avverto l'obbligo, brevemente e benevolmente, di replicare all'ultima.

Mi riferisco alla dichiarazione apparsa sempre sulla Siritide a firma del consigliere comunale di Rotonda, Tarantino (Francesco).

Devo ammettere che il tentativo di “difesa d'ufficio” del consigliere Tarantino junior circa l'operato del ben più famoso sindaco senior, per quanto umanamente comprensibile, appare un tantino “di parte” e, per questo, poco credibile.

La storia (per citare un “grande” uomo di sport) si fa con i fatti e non con i proclami.

E poiché i fatti di un'amministrazione pubblica devono tradursi, necessariamente, in atti e provvedimenti, desidero chiedere al solerte amministratore di conoscere gli estremi di approvazione del fantomatico e “faraonico” progetto (esecutivo o, almeno, definitivo o, in mancanza di meglio, preliminare) di adeguamento del “Gianni Di Sanzo” di Rotonda, per un importo di 500 Milioni di vecchie lire, predisposto dall'ex amministrazione “Tarantino” la quale, come dichiarato dal consigliere (e, del resto, a tutti noto), “sensibile” alle tematiche sportive e, “profondamente vicina” alla dirigenza del sodalizio calcistico locale, desiderava esternare tale comunione con un gesto concreto e tangibile.

Sicuramente non sarà difficile al consigliere Tarantino, viste le sue prerogative di amministratore, rinvenire tali atti, maldestramente sfuggiti alla nostra attenzione, presso gli uffici dell'Ente e, a imperitura memoria, renderli pubblici.

Su questo argomento, vorrei anche, se possibile, che il virtuoso amministratore (del resto alcune prerogative fanno parte del bagaglio cromosomico ereditato) chiarisse ciò che ai miei occhi di semplice cittadino è apparsa come una strana e stridente contraddizione: infatti, mentre dichiara testualmente “ben vengano i lavori di ristrutturazione del campo sportivo “Gianni Di Sanzo” purché i costi non ricadano sulla collettività”, nell'arringa difensiva afferma (sempre testualmente) che questo fantomatico progetto sarebbe stato “ propedeutico per l'accensione di un mutuo (l'ennesimo) presso la Cassa Depositi e Prestiti”, ossia, mi pare di capire, a carico del Comune e della collettività rotondese.

Ma, anche in questo caso, probabilmente, abbiamo solo interpretato male il pensiero del diligente amministratore locale il quale, certamente in futuro potrà offrirci un chiarimento.

Ritornando nel merito della replica offerta dal consigliere, mi sorge una ulteriore perplessità: mi riferisco alla domanda posta dal giornalista che chiede di conoscere come mai il finanziamento non si sia concretizzato, ossia, perché mai il progetto non sia stato realizzato. A questa domanda il consigliere, evidenziando un'ulteriore rara qualità, la veggenza, accanto a quelle già in precedenza riconosciute, dichiara: ovvio “perché nel frattempo la squadra era andata a giocare a Sapri e non sarebbe più tornata a Rotonda”. Ma allora, mi perdoni, se è vero come è vero ciò che Lei stesso ha dichiarato ossia che “ i sindaci e i presidenti cambiano ma il campo sportivo è della comunità e resta” perché indipendentemente dalle “scelte scellerate” del Presidente Bruno, l'Amministrazione Tarantino non ha dato luogo al “progetto” offendo così alla comunità rotondese, e non certo al sodalizio sportivo da me indegnamente presieduto, una infrastruttura efficiente e moderna?

Anche a questa angosciosa domanda, sono certo, il consigliere sarà in grado di offrire una sua credibile spiegazione.

Tuttavia, c'è una parte di vero nella dichiarazione dell'amministratore, ossia, quando afferma che l'ex sindaco Tarantino, terribilmente angosciato dalla perdita dell'amata squadra locale, avvistata dalla nota spigolatrice nei pressi del Golfo di Policastro, “si recò in pellegrinaggio a Roma, presso la Lega Nazionale Dilettanti, per conferire con l'ex presidente Elio Giulivi”.Ma, nel corso dell'incontro, caro consigliere, non venne chiesta alcuna deroga all'utilizzo del “Gianni Di Sanzo” (deroga peraltro concessa, per i soli primi due anni di campionato, dall'allora responsabile del settore tecnico, Ing. Giovannini), bensì si sollecitarono gli organismi federali affinché il Rotonda (che all'epoca occupava gloriosamente la testa della classifica del girone) venisse allontanato da Sapri.

La motivazione ufficiale, ovviamente, non era quella di osteggiare ancora una volta il sodalizio e chi all'epoca lo rappresentava, impedendogli di conseguire la vittoria finale e l'approdo tra i professionisti, ma, molto più semplicemente, scaturiva da alcuni accurati rilievi topografici.

Infatti, avendo rispolverato l'atlante geografico, con sommo stupore e meraviglia, il primo cittadino rotondese dovette suo malgrado accorgersi, che i confini geografici del Comune di Sapri (che pure nel passato apparteneva all'antica Lucania), dall'unificazione in poi, risultavano compresi tra quelli Campani, ossia nell'ambito di una Regione diversa da quella in cui aveva sede il sodalizio bianco verde.

Così, il povero presidente Giulivi, che pure inizialmente aveva consentito al Rotonda di disputare le gare interne di campionato in riviera, in attesa che l'Amministrazione comunale effettuasse i lavori prescritti di adeguamento del “Di Sanzo”, dovette prenderne atto e, sulla scorta delle vive sollecitazioni ricevute, disporre che tutte le gare interne del girone di ritorno venissero effettuate sui campi di comuni ubicati nell'ambito dei confini regionali. In Basilicata e non a Lauria come ancora una volta falsamente dichiarato dal consigliere. Infatti vorrei ricordare che la prima partita del girone di ritorno ( 4 gennaio 1999) si disputò a Lagonegro, la sfida clou con il Nardò sul campo di Policoro, ecc.

Ovviamente, tutti tranne Rotonda il cui impianto sportivo pur avendo beneficato per i primi anni di una apposita deroga, risultava ancora non conforme dimensionalmente rispetto a quanto disposto dalle Regole Federali (non certo il manto erboso).

Certo, il consigliere potrebbe replicare che quanto fin qui asserito è un'opinione e, come tale, di parte e, dunque, da prendersi con il beneficio di inventario. Ma proprio perché, come dichiarato in premessa, le azioni di una istituzione pubblica si valutano solo ed esclusivamente sulla scorta degli atti adottati e non bensì sulla base delle opinioni ed i proclami, lo invitiamo a leggere attentamente il contenuto della delibera di Giunta con la quale l'Amministrazione dell'epoca con a capo l'ex sindaco Tarantino, chiedeva formalmente alla Lega quanto sopra dichiarato.

Ci sarebbe poi da riportare ad onor di cronaca la farsa tragicomica messa in atto dal sindaco Tarantino allorquando, come solito, per sfuggire dalle sue personali responsabilità, addossando ad altri ciò che di fatto era una sua precisa volontà politica, dopo aver dichiarato ad alcuni dirigenti bianco verde di essere favorevole a che il Rotonda potesse disputare la seconda parte del campionato a Sapri, in attesa che il comune provvedesse ad effettuare i lavori di adeguamento del “Di Sanzo”, pronto ad attestare formalmente tale volontà con l'adozione di un apposito atto deliberativo da trasmettere agli organi federali, salvo poi telefonicamente, “ad alta voce”, “troppo alta”, redarguire l'ignaro componente del suo esecutivo, delegato al ramo, reo di aver dichiarato inopportunamente ai due dirigenti la sua disponibilità a che ciò avvenisse invece che dichiararsi contrario. Cosa aggiungere!

Altro che scelta volontaria! Altro che vendita del titolo! Il Rotonda è sempre stato condotto dal sottoscritto, con il solo sostegno di altri cittadini, anch'essi rotondesi, che come me, mossi da pura passione sportiva e spirito di attaccamento al proprio paese ed ai colori biancoverdi, hanno impiegato le proprie risorse economiche personali per dare lustro alla nostra comunità.

Altro che interessi personali! Io al mondo del calcio ho solo dato e continuo ancora oggi a dare perché amo il Rotonda e amo la mia terra e le mie origini di cui vado fiero e che nulla e nessuno potrà mai indurmi a rinnegare.

Mai alcun contributo pubblico (benché più volte pubblicamente promesso) è stato erogato dall'Amministrazione Tarantino a sostegno della locale squadra di calcio, neppure una lira. Eppure, all'epoca, quando era facile attingere alle povere casse comunali, qualche milione non si negava a nessuno, neppure a qualche Associazione fantasma appositamente costituita!

Questa è la pura e semplice realtà, altro che cavilli per non giocare a Rotonda! Io amo il mio paese e ancora oggi sono qui e non altrove (come altri) ad investire i frutti del mio lavoro imprenditoriale non solo a beneficio del calcio rotondese ma, anche e sopratutto, per offrire opportunità di lavoro a tanti miei concittadini.

Io non vado via da Rotonda! Ne ieri, ne oggi ne mai. Qualcuno in passato ha provato a mandarmi in “esilio” senza tuttavia riuscirci. Ed oggi, più che mai, il mio intento è quello di far rivivere alla nostra comunità una nuova stagione di rinascita sportiva e calcistica.

Quanto alle accuse mosse alle amministrazioni succedutesi a quella Tarantino e, in modo particolare, a quella attuale presieduta da mio figlio, responsabili, a dire del consigliere, di non aver profuso le necessarie energie a favore delle infrastrutture sportive comunali, ritengo opportuno non replicare per non incorrere come direbbe qualcuno in un possibile ed insanabile “conflitto di interessi”.

Tuttavia, a tal proposito desidero solo precisare che, per quanto a me noto, sembrerebbe che tali amministrazioni, (proprio come nella nota favola di Esopo, la formica e la cicala) prima di impegnarsi ad assicurare il lifting al “Di Sanzo” hanno dovuto impedire il dissesto economico dell'Ente, rivenendo le risorse necessarie a dare copertura ai debiti ereditati dalle precedenti gestioni, privi di copertura finanziaria, riequilibrando il bilancio corrente per un ammontare complessivo (riferiscono) di oltre 2 Milioni di Euro.

Sembrerebbe inoltre che, nonostante non sia stato possibile per le motivazioni su esposte fare ricorso (come “opportunamente” il consigliere suggeriva) all'accensione di nuovi mutui gravanti sulle casse comunali, l'attuale Amministrazione in poco più di tre anni di mandato, abbia rinvenuto ed impiegato circa 350.000 Euro (100 mila per la realizzazione delle torri faro e 100 mila per l'adeguamento dimensionale ed il rifacimento delle recinzioni del “Gianni Di Sanzo, 100 mila per la ristrutturazione e l'adeguamento della casetta annessa agli impianti sportivi comunali di via Roma e 40 mila euro per la ristrutturazione dei due campetti da gioco). Mi dicono, essere tutte risorse derivanti da provvidenze pubbliche (Regione Basilicata – Programma Regionale per lo Sport), ossia a costo zero per il comune (circa 700 milioni di lire)!

Se così fosse, l'investimento di 20 milioni di lire - quello certo - citato dal consigliere Tarantino a comprova dell'eccezionale impegno profuso e della centralità delle politiche per lo sport nei programmi amministrativi del babbo, - ovviamente, manco a dirlo, tutte di risorse comunali – ne risulterebbe alquanto sminuito.

Infine, e concludo, scusandomi con gli interlocutori per essere stato eccessivamente prolisso sperando di non aver abusato della pazienza di chi legge, non spetta a me di certo stabilire quali siano le doti che un buon amministratore debba avere nella gestione della cosa pubblica.

Tuttavia non mi risulta che la pressione fiscale a Rotonda sia maggiore di altre realtà territoriali viciniore. Al contrario, sembrerebbe che molti tributi siano di gran lunga inferiori rispetto a quanto disposto dagli Enti locali limitrofi (vedi Tarsu). Per non parlare poi del servizio idrico, il cui costo per i cittadini è talmente irrisorio da indurre qualcuno a suggerire ai poveri utenti sprovveduti e in buona fede di non pagare nulla, nonostante l'esiguità delle tariffe applicate dal Comune. Ma questa è un'altra storia.

Nel congedarmi, desidero ringraziare il consigliere Tarantino per avermi offerto comunque lo spunto e l'opportunità di fare nuovamente chiarezza su alcune vicende che mi hanno visto, nel bene o nel male protagonista ed impegnato a favore della mia comunità. Proprio come chi, candidandosi ad amministrare la cosa pubblica e ricevendo un mandato dai cittadini, oltre ad avere l'obbligo di impegnarsi a favore della crescita e dello sviluppo della propria comunità, ha il dovere di prendere parte alle sedute dei Consigli comunali. Altrimenti, quello scanno vuoto, a lungo andare, apparirebbe come un vero e proprio tradimento agli occhi di chi, in buona fede, lo ha investito della propria delega. Ogni riferimento e puramente casuale!


Buon Anno a tutti.


Francesco Bruno
Presidente onorario dell'ASD Rotonda Calcio



archivio

ALTRI

La Voce della Politica
19/04/2024 - Medicina naturale: nota di Greenpharma Potenza e Accademia Tiberina

La medicina naturale costituisce uno dei punti di forza delle nuove branche della scienza. Un punto di forza tutto da scoprire grazie alla presenza di personale specializzato capace di irrobustire il panorama nazionale e regionale. La Basilicata in questo contesto non fa ecc...-->continua

19/04/2024 - La Cgil di Potenza domani 20 aprile a Roma per la manifestazione nazionale di Cgil e Uil

La Cgil di Potenza sarà domani 20 aprile in piazza a Roma per partecipare alle grande manifestazione nazionale indetta da Cgil e Uil, che tiene insieme salute e sicurezza, diritto alla cura, sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari. L’appuntamento...-->continua

19/04/2024 - Cupparo (Fi): “Ricominciamo insieme”

“Ricominciamo insieme”: è l’appello al voto di Francesco Cupparo (Fi), già assessore regionale, a chiusura di una campagna elettorale entusiasmante per il calore, l’affetto e la stima che hanno caratterizzato ogni suo incontro sui territori. “So bene che ci so...-->continua

19/04/2024 - Fiom Cgil Basilicata: No alle strumentalizzazioni dei lavoratori a fini elettorali.

“Apprendiamo che in queste ultimissime battute di campagna elettorale ci sono ancora tentativi di strumentalizzare i lavoratori e le lavoratrici dell’industria in Basilicata, per fini elettorali. Come Fiom Cgil stigmatizziamo tali comportamenti, segno distinti...-->continua

19/04/2024 - Bolognetti: a proposito del Che Guevara lucano

Visto che Angelo Che Guevara Chiorazzo è tanto preoccupato della censura, potrebbe di grazia spiegarmi come mai, da tempo immemorabile, l'Agi nazionale non rilancia una mia nota?
Chi più del Che lucano, che porta in giro a mo' di Madonna pellegrina l'attu...-->continua

19/04/2024 - BCC: la Regione Basilicata pubblica un bando l'ultimo giorno di campagna elettorale

È con profonda indignazione che denunciamo la pubblicazione sui social della Regione Basilicata, questa mattina, a due giorni dalle elezioni, relativo agli incentivi per l'assunzione di soggetti in stato di disoccupazione residenti in Regione Basilicata.
Q...-->continua

19/04/2024 - Marrese, un patto con i lavoratori dello spettacolo: subito l’assessorato alla Cultura

Ho letto con molta attenzione la lettera appello del mondo della cultura: le loro parole, sono le mie. Le loro preoccupazioni, sono le mie.
Per anni la Basilicata è stata attraversata da fermenti culturali che hanno avuto il più riconoscibile in Matera Cap...-->continua






















Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo