-->

HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

La voce della Politica

AURELIO PACE (AP) sui 70 anni della promulgazione della Costituzione Italiana

28/12/2017

Anche la Basilicata, che a maggioranza votò a favore della Monarchia, non può non ricordare come la Costituzione Repubblicana che oggi compie i primi 70 anni, ha garantito democrazia, sviluppo e benessere. Pur non essendo del tutto attuata e necessitante di svecchiamento in alcune delle sue parti, quello che i padri costituenti (tra i quali anche il nostro conterraneo Emilio Colombo, ultimo tra costoro a passare a miglior vita nel 2014) ci hanno lasciato è la testimonianza della capacità di un popolo di fare squadra e di salvaguardare i valori fondativi tramandati da secoli di battaglie, conquiste, diritti e doveri. E la cultura cristiana –miscelata con quella riformista- resta un punto di riferimento a cui tendere e uniformarsi. Una ricorrenza che, come hanno fatto le Istituzioni, deve essere ricordata e divulgata anche alle nuove generazioni che, troppo spesso, considerano tutto contato e acquisito, quasi tutto fosse derubricato a semplici enunciati di principio. La Costituzione italiana che compie 70 anni, è un testo che nasce dalle ceneri della Seconda Guerra mondiale, che detta diritti inviolabili e doveri inderogabili di ciascun individuo. Resistenza e Liberazione sono le tappe ultime, ma non esclusive, di un processo di crescita e di democratizzazione di uno Stato che dal Risorgimento in poi ha incarnato –pur con i limiti del tempo- i tradizionali canoni delle democrazie occidentali. E di questo gli italiani devono essere orgogliosi. "Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione - disse Piero Calamandrei nel discorso ai giovani tenuto alla Società Umanitaria di Milano il 26 gennaio 1955 - andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione". In queste settimane il capo dello Stato, Mattarella, i presidenti delle Camere, hanno voluto aprire le stanze del cosiddetto potere a cittadini e scolaresche, per far respirare a tutti la solennità delle Istituzioni e la simbiosi che deve esserci tra amministratori e amministrati, tra popolo e loro rappresentanti. Proprio questa simbiosi è insita in una Carta fondamentale dello Stato, in cui non ci sono più sudditi, in cui il cittadino acquisisce dignità e diritti verso uno Stato, a cui deve garantire doveri utili al mantenimento dello stesso e al suo consolidamento. E mentre, giustamente si festeggia un simile anniversario, è altrettanto doveroso ricordare i suoi padri nobili a cui tutti dobbiamo un sincero ringraziamento. Dopo aver ricordato il presidente Colombo, gli italiani non dovrebbero mai smettere di ammirare i vari Da De Gasperi, Einaudi, da don Sturzo, ma anche chi da sinistra e destra (Nenni, Saragat, Pertini, Terracini, Togliatti), seppero riporre nel cassetto le rispettive casacche politiche, per vestire i panni di italiani al servizio dell’Italia. Da allora molto è cambiato, ma quello spirito non dovrebbe mai tramontare. Anche negli ultimi anni, è stato necessario un governo che comprendesse esponenti dei diversi schieramenti per garantire stabilità in un contesto internazionale per nulla rassicurante. Gli uomini di buona volontà, come settanta anni fa, si sono ritrovati per il bene del Paese a gestire una fase non scevra dai rischi di instabilità finanziaria e economica. Ora il peggio sembra essere passato. Il Paese, pur tra le mai sopite contraddizioni e inefficienze, è tornato a crescere e a svilupparsi a ritmi europei. Un ennesimo monito a chi pretende, da destra e da sinistra, di salvaguardare i proprio particolare –sbandierando populismi e revanscismi- a tutto detrimento di quello generale. Di certo, però, è arrivato il momento –pur mantenendo fermi i principi generali sui diritti- di migliorare la parte della Costituzione che si occupa dello Stato, del suo funzionamento, della rappresentanza e delle stesse competenze regionali. Come dimostra anche l’esperienza lucana, le Regioni –a poco meno di cinquant’anni dalla nascita- hanno bisogno di nuovo slancio e competenze. Delegare al governo centrale finirebbe per allontanare oltremodo i cittadini dalle Istituzioni. L’astensionismo dilagante (che si frena durante le consultazioni locali) evidenzia come occorra incentivare, responsabilizzare e delegare ai poteri locali una parte consistenze di materie e competenze. Non servono minacce di secessioni o doppi passaporti, ma solo buon senso e ragionamenti tesi a salvaguardare l’integrità di un Paese che ancora deve attuare del tutto i dettami della propria Carta Costituzionale. In quel testo c’è tutto. Anche la piccola Basilicata intende contribuire a migliorarla e rispettarla.


Il Capogruppo
Avv. Aurelio Pace



archivio

ALTRI

La Voce della Politica
18/04/2024 - Isoldi (M5S): protesta davanti alla Regione per mancate risposte di Bardi

“Stasera, a mezzanotte, mi recherò davanti al Palazzo della Regione Basilicata a Potenza e farò una veglia di protesta contro il presidente Bardi che dopo molti giorni non ha ancora risposto alle 10 domande sui problemi della Basilicata che gli ho presentato il 12 aprile sco...-->continua

18/04/2024 - D'Andrea (BCC): difendiamo la Basilicata dall'Autonomia Differenziata

Dal secco no ad autonomia differenziata e deposito di scorie nucleari in Basilicata, alla necessità di mettere in campo azioni concrete per il rilancio di una sanità che, tra liste d'attesa e mobilità passiva è passata dall'essere uno dei fiori all'occhiello d...-->continua

18/04/2024 - Avviso #Basilavoro, da oggi le domande per i bonus per le assunzioni

Sostenere l’occupazione di categorie di soggetti con maggiori difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro, concedendo incentivi per le assunzioni a datori di lavoro privati. Per favorire un’occupazione stabile sul territorio regionale, da oggi, 18 aprile,...-->continua

18/04/2024 - Regionali Basilicata: lettera aperta dei lavoratori della cultura

Ai candidati presidenti, consiglieri e futuri assessori della Basilicata. Ai cittadini tutti.
A partire dalle prossime imminenti votazioni regionali del 21 e 22 aprile 2024, insieme, artisti, poeti, progettisti, creativi, provenienti da territori e sensibi...-->continua

18/04/2024 - Basilicata: Bardi a Schlein, per noi Basilicata è Champions league

“Gentile Schlein, chi pensa che la Basilicata sia una regione di Serie B, snobbandola pubblicamente, è accanto a lei. Può chiedere ai suoi compagni di viaggio (citofonare chi da Potenza si è fatto eleggere a Napoli). Per me la Basilicata è la Champions league...-->continua

18/04/2024 - L’azienda sanitaria locale di matera assume 13 nuovi professionisti tra infermieri e oss

Sono 13 i nuovi assunti a tempo indeterminato che oggi hanno firmato il contratto di lavoro con l’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Ad accoglierli in sede, questa mattina, è stato il Commissario Straordinario dell’ASM insieme all’Assessore Regionale alla Sal...-->continua

18/04/2024 - Tania, Casa Comune: All'indotto Stellantis senza stipendio non bastano i selfie di Bardi e Urso

Sulla Gazzetta del Mezzogiorno oggi torna l'allarme sull'indotto di Stellantis di Melfi, con lavoratori lasciati senza stipendio e il rischio della perdita di centinaia di posti di lavoro.

In questa campagna elettorale abbiamo visto sfilare ministri d...-->continua






















Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo