-->

HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

La voce della Politica

F. Messina FdI-AN:Dalla relazione sull'immigrazione al Congesso prov.le Potenza

19/11/2017

La Basilicata ha un problema demografico. Secondo un recente rapporto di Save The Children, in Basilicata ci sono 170 anziani ogni 100 bambini. Ciò significa che, se questo rapporto resta invariato, ad ogni generazione noi perdiamo il 35% dei Lucani. I politici del centrosinistra ci dicono che questa emorragia demografica avrà un costo molto alto, negli anni a venire: Mancherà manodopera alle nostre imprese; Il tessuto sociale si impoverirà per mancanza di servizi primari come istruzione, sanità e trasporti; La qualità della vita diminuirà, aumentando l’emigrazione. Quindi, il centrosinistra che ci governa ha trovato la soluzione a questo problema: l’immigrazione di migliaia di nuovi cittadini dal terzo mondo, che forniranno manodopera alle imprese, aumenteranno i consumi regionali e, per questa via, daranno linfa vitale al tessuto delle infrastrutture e dei servizi. Nel mondo di favola dei vari Bubbico, De Filippo, Pittella tutto sembra funzionare, a chiacchiere. Quando poi vengono messe in opera le mirabolanti idee di questi giganti della politica, i risultati sono sempre pari a zero, nella migliore delle ipotesi, o un disastro, nella peggiore. Quindi, secondo il presidente della regione Basilicata Marcello Pittella, gli immigrati sapranno allontanare dalla Lucania lo spettro dello spopolamento e del sottosviluppo. Qualcosa non torna. Se è vero che oggi, a causa del saggio demografico negativo, manca la manodopera alle nostre imprese, come mai abbiamo il 50% di disoccupazione giovanile??? Il dato è stato di recente riportato da IRES – CGIL per la Gazzetta del Mezzogiorno: 50% di disoccupazione giovanile, cioè vuol dire che i nostri giovani, quando non emigrano, restano qui e non trovano lavoro. E se un impiego nei nostri paesi non lo trovano i giovani Lucani, che sono scolarizzati, diplomati e laureati, perché dovrebbero trovarlo gli immigrati, che partono da un livello di istruzione e di educazione civica cento volte più scadente??? E quindi ci rispondano, i sostenitori di questo geniale progetto: per quale ragione non dovremmo ritrovarci con orde di disoccupati stranieri a carico della comunità, sul nostro territorio??? In Basilicata manca la manodopera o manca il lavoro??? Il problema, e gli esponenti del Partito Democratico - a volte - lo dicono chiaramente, sarebbe che gli immigrati fanno il lavoro che i nostri ragazzi non vogliono fare. Questo argomento è davvero il segno del degrado morale e culturale raggiunto dalle classi di potere. Non è che i nostri ragazzi non vogliono fare i lavori che invece fanno gli immigrati. E’ che non vogliono farlo per una paga miserabile, non vogliono farlo in condizioni che degradano la dignità umana. Dispiace dover ricordare, a partiti e sindacati che riempiono le loro prediche di parole come “diritti”, “dignità” e “rispetto”, che una retribuzione dignitosa e proporzionata al lavoro svolto è un diritto, che la dignità dei lavoratori è un diritto, che il rispetto dei più deboli è un obbligo, specie per chi governa. E allora, di chi è il problema: dei giovani lucani che, piuttosto che lavorare per 300 Euro al mese, emigrano in cerca di qualcosa di meglio??? Ma hanno mai provato persone come Simonetti, lo stesso Pittella o i suoi figli a vivere con 300 Euro al mese, a pagarsi una casa insieme alla propria ragazza in attesa di un bambino??? Il problema sono i giovani lucani, che non vogliono vivere come animali, o sono la mancanza di programmazione dello sviluppo, la diffusa corruzione, i soprusi e la mancanza di controllo e rispetto delle regole, che distruggono l’economia e i posti di lavoro??? Ma c’è di più! Perché i nostri politici non si accontentano di trovare false soluzioni per distogliere la nostra attenzione dai veri problemi. I politici incapaci come Pittella e soci sono in grado addirittura di distruggere una intera regione, per i beceri fini della loro mediocre carriera politica. Infatti, prestate attenzione a un fatto: diciamo pure che è un bene che i giovani lucani emigrano, perché sono troppo “pretenziosi”, vogliono stipendi troppo alti (…mai alti quanto quelli che guadagnano gli amici di Speranza, Bubbico, Pittella e compagnia cantante); diciamo pure che l’emigrazione dei giovani Lucani è un fenomeno a cui ci si deve rassegnare, ma mi domando: che regione ci aspetta, se gli unici lavori che si trovano sono la raccolta stagionale della frutta, i lavori part-time, i lavori interinali, quelli e progetto, i contratti di eterno apprendistato e quelli a nero??? Che regione avremo, se gli unici lavori (quelli che gli Italiani non vogliono fare e gli stranieri si, quelli a 300 Euro al mese “all inclusive”) sono questi??? Gli immigrati che faranno questi lavori che noi non vogliamo fare, saranno in grado di pagarsi un mutuo per una casa??? Saranno in grado di mandare i figli a scuola??? Saranno in grado di alimentare davvero i consumi locali, senza rivolgersi al mercato on-line??? Una regione piena di schiavi, che lavorano per paghe da fame in condizioni disumane, continuamente sul filo della miseria e del bisogno, sarà una regione in cui “riparte l’economia”??? O sarà una regione dove riparte solo il degrado e la criminalità??? L’economia, e la pianificazione strategica, in mano ai pagliacci che ci governano è una storia senza lieto fine. In mano a irresponsabili improvvisatori come i Pittella la nostra economia è condannata al progressivo impoverimento, e al regresso a livelli di sussistenza ottocenteschi, questo è certo. Ma non ci crederete: la faccenda è ancora più grave di quello che pensate. Viene da ridere, ma c’è ancora un altro aspetto grave, il più grave di tutti. Secondo i piani di Pittella, immaginiamo, verranno introdotti stabilmente nel territorio regionale migliaia di immigrati ogni anno. Verranno da ogni dove, ma saranno in maggioranza africani e musulmani. Bene. Quando saranno, poniamo, il 20%, siamo sicuri che questi “nuovi cittadini” saranno in grado di accettare almeno la nostra cultura??? Siamo sicuri che sapranno rispettare l’identità, le regole, le convenzioni del paese che li ha accolti??? Siamo sicuri che la distanza culturale diventerà, per magia, convivenza e reciproca accettazione e rispetto??? Si, siamo sicuri??? E come mai altrove, in Francia, Belgio, Olanda, Inghilterra, dove gli immigrati sono diventati molto numerosi, non funziona così??? Come mai in quei paesi esistono intere città dove la polizia non può più entrare, dove si applica una giurisdizione parallela, dove una donna in minigonna viene umiliata e due giovani che si baciano vengono massacrati di botte??? Perché l’accoglienza non è stata premiata, in nessun luogo dell’Europa, con l’integrazione??? Ma è semplice. E’talmente semplice che anche Pittella può capirlo. Quando ne arrivano migliaia tutti insieme, quando il tessuto sociale non è in grado di assorbirli tutti, ponendoli al centro di rapporti sociali, umani e lavorativi stabili, gli immigrati vanno a vivere tutti insieme negli stessi luoghi. E’ una naturale forma di difesa. E quando vivono tutti insieme, semplicemente, si amplificano gli effetti della loro povertà, della marginalità alla quale li costringiamo. La povertà genera frustrazione, la frustrazione rabbia, la rabbia odio. E l’odio si riversa su di noi, su noi che, per varie ragioni, conserviamo ancora un briciolo di vantaggio competitivo su di loro, nella competizione selvaggia del sistema liberista. La guerra tra poveri e, infine, la sostituzione etnica è l’unico esito di questi fenomeni. Nessuno in Europa, dopo la lezione dei fallimenti del modello multiculturale, crede ancora in questi miti. Nessuno! Pittella, padre padrone di una terra che primeggia solo nel degrado e nel sottosviluppo, invece ci crede. Noi dobbiamo dire no. L’immigrazione che vogliamo noi è quella che si realizza nel rispetto reciproco delle persone e delle culture. L’immigrazione non può essere imposizione. Come tutti gli uomini della sinistra liberale, Pittella non ama la cultura italiana, la tradizione locale, laica e religiosa. Noi invece amiamo questa bellissima eredità dei nostri nonni, e vogliamo preservarla. L’immigrazione che vogliamo noi deve rispettare quello che siamo, le nostre regole, la nostra cultura giuridica, la nostra tradizione. Sono morti migliaia di uomini e donne per difenderla, per evolverla. Non possiamo abbandonarla ai progetti di qualche aspirante stregone. A Pittella gli immigrati servono per salvare quattro imprenditori decotti e qualche decina di ditte che forniscono beni e servizi al business dell’accoglienza. Ma noi non possiamo consentirgli, in cambio di questo nuovo assistenzialismo regionale di ipotecare il nostro futuro e quello dei nostri figli. La Lucania ha conosciuto storie bellissime di immigrazione. Pensiamo alle nostre comunità Arberesche. Persone fuggite da una guerra, gente che aveva perso tutto, venuta qui a lavorare le terre più dure, le più avare, nel rispetto di chi, in Lucania, già c’era da secoli. Oggi, pur conservando addirittura una lingua diversa, i nostri Arberesche sono Lucani più dei Lucani, custodi non solo dell’epopea di Scanderbeg, ma anche della cultura della terra dei boschi; ma la loro non è stata la storia di una arrogante imposizione del mercato; non sono venuti in Lucania a riscuotere 40€ al giorno a carico della comunità; quella degli Arberesche è stata una storia di lavoro, sacrificio, lenta integrazione, secondo ritmi naturali che non sono stati dettati dal mercato, ma dal buon senso e dall’intelligenza degli uomini. Io non so se la Lucania del 2100 sarà bianca, nera, cristiana o musulmana, e non mi importa. Ma, qualunque cosa sarà, voglio che sia l’esito di una storia collettiva, fatta di solidarietà e comunità, di comprensione e condivisione, non di una storia punteggiata di tensioni razziali, violenza culturale o religiosa e guerre tra poveri. Vorrei che l’immigrazione fosse tutta come quella Arberesche, e non come quella di una periferia di Londra o di Parigi. Una notizia per chiudere: In Germania i senza tetto sono aumentati del 150% in due anni Questo è il risultato ottenuto grazie al crollo della media dei salari (il 27% dei lavori che una volta facevano i comunitari, come gli italiani o i portoghesi, oggi vengono fatti dalla nuova immigrazione a costi inferiori) ECCO CHI VUOLE VEDERE NELLA CRITICA ALLA NUOVA IMMIGRAZIONE UNA SOLA ED ESCLUSIVA QUESTIONE DI RAZZISMO E NON VEDE INVECE IL COLLASSO SOCIALE DI UN’EUROPA GIA’ IN CRISI O E’ UNO STOLTO O UN BUGIARDO.

Potenza, 18 Novembre 2017
Francesca Messina, Responsabile Dipartimento Immigrazione e integrazione Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Basilicata



archivio

ALTRI

La Voce della Politica
18/04/2024 - Avviso #Basilavoro, da oggi le domande per i bonus per le assunzioni

Sostenere l’occupazione di categorie di soggetti con maggiori difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro, concedendo incentivi per le assunzioni a datori di lavoro privati. Per favorire un’occupazione stabile sul territorio regionale, da oggi, 18 aprile, e fino al 19 m...-->continua

18/04/2024 - Regionali Basilicata: lettera aperta dei lavoratori della cultura

Ai candidati presidenti, consiglieri e futuri assessori della Basilicata. Ai cittadini tutti.
A partire dalle prossime imminenti votazioni regionali del 21 e 22 aprile 2024, insieme, artisti, poeti, progettisti, creativi, provenienti da territori e sensibi...-->continua

18/04/2024 - Basilicata: Bardi a Schlein, per noi Basilicata è Champions league

“Gentile Schlein, chi pensa che la Basilicata sia una regione di Serie B, snobbandola pubblicamente, è accanto a lei. Può chiedere ai suoi compagni di viaggio (citofonare chi da Potenza si è fatto eleggere a Napoli). Per me la Basilicata è la Champions league...-->continua

18/04/2024 - L’azienda sanitaria locale di matera assume 13 nuovi professionisti tra infermieri e oss

Sono 13 i nuovi assunti a tempo indeterminato che oggi hanno firmato il contratto di lavoro con l’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Ad accoglierli in sede, questa mattina, è stato il Commissario Straordinario dell’ASM insieme all’Assessore Regionale alla Sal...-->continua

18/04/2024 - Tania, Casa Comune: All'indotto Stellantis senza stipendio non bastano i selfie di Bardi e Urso

Sulla Gazzetta del Mezzogiorno oggi torna l'allarme sull'indotto di Stellantis di Melfi, con lavoratori lasciati senza stipendio e il rischio della perdita di centinaia di posti di lavoro.

In questa campagna elettorale abbiamo visto sfilare ministri d...-->continua

18/04/2024 - ANPI provinciale Potenza su visita a Potenza del ministro Valditara

L’ANPI provinciale di Potenza esprime stupore e allarme per quanto accaduto nella giornata di ieri all’I.C. “Busciolano” del capoluogo, in occasione della visita del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
In particolare, creano sconcert...-->continua

17/04/2024 - Chiorazzo: Bardi mente, coperture su disavanzo sanità non ci sono

Bardi prova a buttarla in polemica e distrarre dai fatti che, però, sono ostinati. Restiamo nel merito.

In merito al tentativo di copertura del disavanzo della sanità regionale della Basilicata (disavanzo che già di per sé è indicatore di incapacità g...-->continua






















Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo