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La voce della Politica
Segretario PD Gallicchio su forestazione, lavoro e situazione PD Regionale |
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30/01/2017 | Fare il bracciante agricolo significa andare incontro a tante difficoltà. È un lavoro impegnativo e non esistono stagioni. Si subisce il freddo e anche il caldo. E molto spesso la retribuzione è insufficiente per campare una famiglia. I lavoratori dell’area programma val d’agri hanno perso quest’anno oltre venti giornate. Partendo dalle dieci già perse l’anno scorso. Negli ultimi decenni il settore forestale e la politica ben avevano incrementato il numero di giornate fino a portarle a 175. Malgrado tutto, negli ultimi anni sembra iniziato un triste conto alla rovescia che va fermato assolutamente. La politica da tempo funziona in modo anomalo e vive allegramente, a mio giudizio, d’ inerzie legate a questioni di principio o di rivalsa, dimostrandosi a mio avviso improduttiva, immatura, fugace, silente e senza visione. I mega progetti di sviluppo? Caramelle per gli ingenui. Pertanto avendo espresso il mio concetto e pur sforzandomi di spiegare che gli sciamani della nuova politica forse non sanno nemmeno dove si trovano e cosa devono fare quotidianamente, esprimo piena solidarietà verso questo settore che è fatto di lavoratori seri e intenti al sacrificio e soprattutto a chi ha avuto il coraggio di parlare educatamente e apertamente. Inoltre se i parametri forestali fossero stati adeguatamente aggiornati, al nostro comune –Gallicchio- spetterebbero più unità lavorative come discusso negli anni addietro nel corso di diversi convegni tenuti sul territorio. Vorremmo capire in base a quali criteri si sceglie dove e come tagliare dalle voci di bilancio. Forse anche a vantaggio di chi al caldo ci sta tutti i giorni e forse inutilmente. Chi amministra, dal comune più piccolo alla realtà più grande, dovrebbe comprendere che si agisce e si vive per il bene comune. Mi chiedo cosa pensano i tanti amministratori di questa situazione e come mai nessuno s’è pronunciato negli ultimi mesi. Evidentemente le briciole sono sufficienti a pagare il silenzio! Questo è un teorema che volendo, potrebbe essere anche dimostrato. Però, bisognerebbe spiegarlo alle migliaia di lavoratori ignari di determinate dinamiche, che si alzano alle cinque del mattino per guadagnarsi la giornata e sono tenuti buoni con le chiacchiere. Ma preferisco per ora che sia un mio pensiero. Solo l’assessore all’agricoltura Luca Braia, ha avuto la cortesia e l’educazione di ascoltare e ricevere una rappresentanza dei lavoratori forestali scevra di amministratori, per spiegare come stanno le cose. Dei sindacati meglio evitare di parlare. Mi sembra opportuno, anche se saremo ripetitivi, evidenziare che gran parte dei politici lucani stanno in silenzio in merito al congresso PD. Tutti si vantano di essere del PD. Amministratori, iscritti, ibridi, multicolori e improvvisati. La Basilicata è una delle poche regioni dove si impedisce alla politica di effettuare il proprio corso. In questo momento la verità è che non abbiamo nessun partito in Basilicata che possa avvicinarsi minimamente al concetto di PD e soprattutto non c’è nessuno che lo rappresenta veramente. Si vive di relazioni ristrette promiscue e improvvisate. Un po’ come la “ciambotta”. È tutto uno pseudo concetto di politica e di intelligenze artificiali che passano il tempo anche a lucrare. Pertanto voglio porre alcune domande ai miei “superiori” del PD di Basilicata? Cosa rispondiamo ai braccianti agricoli? Cosa diciamo ai 15 mila giovani migrati dal potentino negli ultimi dieci anni? Com’è possibile che non ci sia un partito con le proprie assemblee direttive? Cosa pensate delle guerre sottaciute all’interno delle aree petrolifere, con gente sempre più investita dal precariato e intenta alla guerra tra poveri? Cosa dobbiamo dire ai non privilegiati della politica che stanno perdendo il lavoro, che da mesi sono in cassa integrazione e al limite del licenziamento e dell’esaurimento nervoso? Queste sono persone o animali? Oppure hanno solo il torto di non appartenere alla cerchia magica dei protetti? Come mai alcuni professionisti devono avere 4-5 contratti nelle pubbliche amministrazioni e altri devono fare migliaia di chilometri per trovare un lavoro? Nessuno parla! Avendo anche il sottoscritto votato per questa politica da molti anni, voglio augurarmi che non siano tutti d’accordo. Sarebbe un dramma. La gente ha smesso di vedere la politica come elemento centrale e salvifico della società, perché tutti abbiamo contribuito a distorcere l’impegno nei confronti delle persone. Sembra quasi che ci sia una guerra senza quartiere ad eliminazione diretta verso quelle stesse persone che sono serviti per un ventennio nelle urne e poi sono state regolarmente dimenticati. Allora,
siamo convinti che questa politica possa servire alla gente? Di quale crescita si parla? “Ad maiora semper”! Tra dire e fare cosa succederà? C’è di mezzo il fanciullino e lo sdoppiamento di personalità.
Ovidio Donnadio
Segretario PD Gallicchio
Consigliere Pd Gallicchio |
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