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La voce della Politica
Venosa,caos maggioranza e dimissioni:lasiritide.it intervista il sindaco Gammone |
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26/01/2017 | All’indomani del Consiglio comunale al vetriolo, dopo la mozione di sfiducia (seppur inammissibile) avanzata dal Movimento Cinque Stelle e l’inaspettata dichiarazione di dimissioni del Sindaco Tommaso Gammone (PD), la cittadina oraziana freme per le proprie sorti. Da tempo ormai, Palazzo Calvini era luogo di guerre civili, da un lato, e guerre intestine, dall’altro; scontri che avevano portato il M5S, già dallo scorso periodo estivo, a salire sull’Aventino e che, nell’ultimo periodo, hanno innescato subbugli all’interno della maggioranza. Ed ora arrivano, come fulmine a ciel sereno, le dimissioni del Sindaco, non per la mozione di sfiducia ma a causa delle “dinamiche interne alla maggioranza”. Una volta presentate al Consiglio, le dimissioni diventeranno irrevocabili al termine dei venti giorni dalla loro presentazione; in tal caso, si passerà allo scioglimento del Consiglio comunale ed alla consequenziale nomina di un commissario. La parola al Sindaco Gammone…
Risentimenti e rancori sembrano venir fuori dall’ultimo consiglio comunale. Ma Galeotto di queste dimissioni fu, dunque, l’alterco in seno alla maggioranza…
“Nessun risentimento o rancore, ma sicuramente problemi. All’interno della maggioranza ci sono delle difficoltà, sì; ma questa deve continuare a fare la maggioranza e capire quando un sindaco ha bisogno di essere supportato adeguatamente, senza prendere posizioni sciocche in merito a problemi sciocchi…”
Che cosa intende dire?
“Mi riferisco al non condividere un’attività amministrativa di basso impatto sulla cittadinanza, quando ci sono problemi ben più grandi da affrontare”.
Come ha preso la mozione di sfiducia presentata dal M5S, seppur carente dei numeri necessari, ed in particolare il dietrofront di “Nuova Venosa”?
“Il M5S fa il suo lavoro di opposizione. Riguardo ai colleghi di “Nuova Venosa”, io penso che questi non abbiano mai pensato di avanzare una mozione di sfiducia, altrimenti l’avrebbero legata alla mozione presentata dall’opposizione o ne avrebbero esposta un’altra indipendente.
Ma durante il consiglio sull’assestamento di bilancio, “Nuova Venosa” ha espresso voto negativo…
“Il voto negativo è stato espresso su alcune variazioni al bilancio, ma era un’espressione di carattere politico che voleva evidenziare un distacco dal resto della maggioranza. Questo, però, non vuol dire sfiduciare il sindaco; la sfiducia è ben altro”.
Cosa deve aspettarsi la cittadinanza oraziana, a partire da oggi?
“La legge è stata concepita in modo tale che un sindaco debba valutare quali siano le opportunità migliori per la cittadinanza, non per interessi personali o per la maggioranza. In questi venti giorni io farò una mia riflessione pacata e, in qualità di persona responsabile, non influenzata da chi sostiene il mio avanzare “falsi ritiri”. Ma Venosa deve sapere che, non presentando le mie dimissioni, non esporrei di certo la città ad un lungo periodo di commissariamento. Questa è una decisione importante e dovrebbe capirla sia l’opposizione sia la maggioranza; e quest’ultima, in particolare, dovrebbe capire che il sostegno è utile al fine di continuare a mettere in atto azioni amministrative di cui questa città ha bisogno. Per il resto, sono sereno, perché ho sempre prestato un servizio alla cittadinanza”.
Lei ha delle preoccupazioni in merito al futuro prossimo della città?
“La mia unica preoccupazione è lasciare la città in condizioni tali da poter continuare ad essere la bella città che è. Con un eventuale proseguo di questa amministrazione o con un’amministrazione di altra natura, spero che la città possa perdurare nel suo essere uno dei centri più belli che abbiamo in Basilicata; così come spero che questa città non abbia degli “scossoni”, nella gestione amministrativa, tali da arrecare ripercussioni sulla garanzia di servizi, della vivibilità, della visibilità legata al turismo e quant’altro”.
Marialaura Garripoli
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